lunedì 31 ottobre 2022

La socializzazione del gatto: come aiutarlo

La millenaria storia del rapporto fra il gatto domestico e l'uomo non è sempre stata facile. I gatti sono stati spesso maltrattati e perfino perseguitati, e la situazione è migliorata solo in epoca relativamente recente, anche se ancora oggi gli atti di crudeltà non sono, purtroppo, così rari. È per questo che, in tutti i gatti, compresi i nostri amatissimi mici di famiglia, sopravvive una diffidenza innata, trasmessa dagli avi. Questa circospezione felina può accentuarsi in certi esemplari per via della socializzazione difettosa nel corso dei primi mesi di vita, o di una brutta esperienza subita per mano di un essere umano.

Il gatto può dimostrare paura nei confronti di un estraneo in vari modi, magari apparendo agitato, con miagolii di infelicità o addirittura attaccandolo, se si sente minacciato e le vie di fuga sono bloccate. Può ritrarsi fisicamente, evitando l'interazione e nascondendosi, oppure emotivamente, reprimendo la paura e rischiando il conseguente insorgere di un problema comportamentale, come l'eccesso di igiene. Il nostro aiuto nel permettere al micio di superare le paure è di enorme importanza. 

Come sempre, la punizione non è un'alternativa. Bisogna accarezzarlo con dolcezza, lodarlo e premiarlo, ma senza esagerare. Cerchiamo di rendere più piacevole e sicuro - in termini felini - l'ambiente intorno a lui. Dobbiamo essere pazienti e organizzare al gattino "sedute di allenamento agli estranei".

• Mettiamo il gatto in un cestino che gli è familiare prima dell'ingresso di un "visitatore", impersonato da un membro della famiglia che il gatto conosce. Questo dovrebbe sedersi e parlare con noi, ma non avvicinarsi al cesto. Ripetiamo l'operazione almeno sei volte, possibilmente ogni giorno... 

• Poi, facciamo lo stesso con un "vero" visitatore. Di nuovo, ripetiamo più volte. 

• Il "vero" ospite dovrebbe poi entrare nella stanza quando il gatto è fuori dal cestino, sicuro e calmo fra le nostre braccia. Ripetiamo più volte. 

• In ogni occasione successiva, il visitatore dovrebbe sedersi sempre più vicino a entrambi. Alla fine, dovrebbe iniziare ad accarezzare il gatto con dolcezza. 

Si tratta di un processo graduale, e sono necessarie molte sedute finché il gatto non si senta a suo agio con gli estranei. (Foto: Pinterest)

5 commenti:

  1. miele è sempre stato socievole con tutti senza che noi facessimo niente xD già quando l'abbiamo salvato dalla strada si avvicinava a chiunque; e se sente che l'altra persona ha a sua volta un pet a casa ciao...
    la siri invece non può neanche sentire voci a lei estranee che si nasconde sotto il lettone ^^''' ci sono anche delle volte in cui si mette a guardare, ma lo fa rimanendo a distanza e stando pronta a scappare...

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  2. I miei timidissimi e paurosi con tutti e tutto 😮 sarà per il fatto che pure io non sono tanto sociale 😁😂 e a casa invito raramente qualcuno 🙃 dunque qualsiasi visitatore per loro è il "male" 😨 😁😂

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  3. anche noi non è che abbiamo il via vai a casa nostra xD ma quelle rare volte che viene qualcuno abbiamo miele che è capace di venire a fare il ruffianone, e la siri che si nasconde xD
    per farti un esempio: tre anni fa - siri non era ancora nata - abbiamo dovuto fare mettere a posto delle tubature nel pavimento della stanza di mio fratello: gli operai, se/quando si prendevano una pausa, facevano giocare miele usando una lucina laser xD tatino, alla fine, era arrivato ad aspettarli in corridoio perché sapeva che dopo il lavoro lo facevano giocare xD e dovevano lavorare con la porta della camera di mio fratello chiusa perché sennò miele andava a cercarli xD la siri te lo sogni che agisca così...

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  4. «facevano giocare miele usando una lucina laser xD tatino, alla fine, era arrivato ad aspettarli in corridoio» 😹😹😹 che fenomeno Miele!

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    1. miele fa conquiste proprio grazie al suo essere socievole <3 è sempre stato così ^^

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