Ormai il gatto convive con l'uomo da moltissimo tempo, eppure è riuscito a conservare le sue naturali abitudini selvatiche. Se osserviamo il suo modo di comportarsi, anche all'interno della casa, potremo notare che divide il suo territorio - come fa la tigre nella foresta - in zone ben distinte. Per prima cosa la zona-rifugio, che può essere anche l'intero appartamento o solo una stanza o un angolo sicuro. In questa parte di territorio Micio non ha paura di farsi avvicinare e lasciarsi accarezzare dagli umani, anche se non proprio da tutti; infatti il gatto ha le sue simpatie, e animali 'di buon carattere' manifestano talvolta timore o aggressività per determinate persone: ottimo psicologo, il piccolo felino comprende subito la reale 'disponibilità' di chi lo avvicina.
Ovviamente nessun altro gatto è accettato in questo territorio (a meno che non sia un elemento particolarmente caro), dove Micio ritorna generalmente per riposarsi dopo le uscite quotidiane; è anche in questa zona che vengono allevati eventuali cuccioli. Esiste poi la zona di normale passaggio (il giardino, la strada o i tetti vicini), per un raggio di 50-100 m. In questa zona sono sopportati anche altri gatti, basta che la loro presenza sia saltuaria e non turbi la sicurezza della zona-rifugio. In questa seconda fascia Micio è sempre diffidente e timoroso, spesso anche nei confronti delle persone di sua fiducia. Sovente drizza il pelo e mostra unghie e denti, e si presenta in un atteggiamento destinato ad intimidire i potenziali nemici.
La terza fascia di territorio è la zona di caccia propriamente detta. Ha un raggio di almeno mezzo chilometro per le femmine, ma è ancora più estesa per i maschi. Si potrebbe dire che questa zona coincide con il resto del mondo. È, dunque, territorio di appostamenti, zona da esplorare, e forse da conquistare, ma in ogni caso un terreno assolutamente insicuro e pericoloso, nel quale il felino si aggira guardingo e con tutti i sensi all'erta. Un gatto che arriva da un'altra zona dovrà definire il proprio territorio contro i reclami dei rivali. La lite più violenta sarà tra un nuovo venuto ed una gatta con i suoi piccoli e con ogni maschio visitatore. I maschi non castrati, evidentemente, hanno territori molto più vasti, perché includono quasi tutte le zone dove ci sono femmine in calore. (Foto: Pinterest)
lunedì 29 ottobre 2018
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
CERCA
NIKIEZORRO
ARTICOLO IN EVIDENZA
L’indole innata del gatto
Il gatto non potrebbe sopravvivere senza l’istinto, senza quei comportamenti così profondamente radicati nella sua natura. L’istinto aiuta g...
ARTICOLI PIÙ POPOLARI
-
Il «gatto rugginoso» (Prionailurus rubiginosus) è uno dei più piccoli rappresentanti della famiglia dei Felidi; nonostante sia sempre stat...
-
In genere i gatti ‘prendono la scossa’ se masticano cavi elettrici, entrano in contatto con cavi scoperti o a causa di fulmini. Non bisogna ...
-
L’Exotic Shorthair è una razza creata dall'uomo, per avere un gatto dal carattere e dall'aspetto del Persiano ma con un mantello men...
-
Vivere con un gatto prevede la necessità di conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. Il gatto è un animale straordinariamente i...
-
Il nome gatto tartarugato (una variante del gatto calico) deriva dal termine inglese tortoiseshell (a guscio di tartaruga), e viene utilizza...
ARCHIVIO BLOG
-
►
2022
(144)
- dicembre (10)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (14)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
►
2021
(145)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (13)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (14)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
►
2020
(144)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (11)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (12)
ETICHETTE PRINCIPALI
accessori
acqua
addestramento
adozione
affinità
aggressività
alimentazione
amore
anatomia
animali domestici
ansia
anziani
aspetto
astrologia
benessere
caccia
carattere
castrazione
cibo
comportamento
comunicazione
convivenza
crescita
cucciolo
cure
dieta
divertimento
erba gatta
estate
giocare
giochi
graffiare
gravidanza
igiene
instagram
interazione
inverno
leggende
lettiera
libro
linguaggio
litigare
malattie
mantello
microchip
nutrizione
orientamento
origine
parassiti
pelo
pericoli
preda
prevenzione
primavera
problemi
pulizia
randagismo
razze
ricette
sabbietta
salute
sensi
smarrimento
socializzazione
spazzolare
sterilizzazione
stress
sviluppo
territorio
trasportino
unghie
vaccinazioni
vecchiaia
veterinario
viaggiare
vocalizzazione
zampe
COMMENTI RECENTI
MODULO DI CONTATTO
«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
Interessante Niki, sto studiando proprio il comportamento di Stifeli e capire le sue zone. Non sono sicura, se è arrivato alla terza essendo parecchio "fifone", ma la prima e la seconda sono chiarissime ;-)
RispondiEliminaDavvero molto interessante!
RispondiEliminaI nostri gatti hanno sempre avuto territori ben definiti, alcuni più ampi e altri - come Ninive - più piccoli.