lunedì 29 ottobre 2018

Quanto ampio è il territorio di un gatto?

Ormai il gatto convive con l'uomo da moltissimo tempo, eppure è riuscito a conservare le sue naturali abitudini selvatiche. Se osserviamo il suo modo di comportarsi, anche all'interno della casa, potremo notare che divide il suo territorio - come fa la tigre nella foresta - in zone ben distinte. Per prima cosa la zona-rifugio, che può essere anche l'intero appartamento o solo una stanza o un angolo sicuro. In questa parte di territorio Micio non ha paura di farsi avvicinare e lasciarsi accarezzare dagli umani, anche se non proprio da tutti; infatti il gatto ha le sue simpatie, e animali 'di buon carattere' manifestano talvolta timore o aggressività per determinate persone: ottimo psicologo, il piccolo felino comprende subito la reale 'disponibilità' di chi lo avvicina.

Ovviamente nessun altro gatto è accettato in questo territorio (a meno che non sia un elemento particolarmente caro), dove Micio ritorna generalmente per riposarsi dopo le uscite quotidiane; è anche in questa zona che vengono allevati eventuali cuccioli. Esiste poi la zona di normale passaggio (il giardino, la strada o i tetti vicini), per un raggio di 50-100 m. In questa zona sono sopportati anche altri gatti, basta che la loro presenza sia saltuaria e non turbi la sicurezza della zona-rifugio. In questa seconda fascia Micio è sempre diffidente e timoroso, spesso anche nei confronti delle persone di sua fiducia. Sovente drizza il pelo e mostra unghie e denti, e si presenta in un atteggiamento destinato ad intimidire i potenziali nemici.

La terza fascia di territorio è la zona di caccia propriamente detta. Ha un raggio di almeno mezzo chilometro per le femmine, ma è ancora più estesa per i maschi. Si potrebbe dire che questa zona coincide con il resto del mondo. È, dunque, territorio di appostamenti, zona da esplorare, e forse da conquistare, ma in ogni caso un terreno assolutamente insicuro e pericoloso, nel quale il felino si aggira guardingo e con tutti i sensi all'erta. Un gatto che arriva da un'altra zona dovrà definire il proprio territorio contro i reclami dei rivali. La lite più violenta sarà tra un nuovo venuto ed una gatta con i suoi piccoli e con ogni maschio visitatore. I maschi non castrati, evidentemente, hanno territori molto più vasti, perché includono quasi tutte le zone dove ci sono femmine in calore. (Foto: Pinterest)

2 commenti:

  1. Interessante Niki, sto studiando proprio il comportamento di Stifeli e capire le sue zone. Non sono sicura, se è arrivato alla terza essendo parecchio "fifone", ma la prima e la seconda sono chiarissime ;-)

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  2. Davvero molto interessante!
    I nostri gatti hanno sempre avuto territori ben definiti, alcuni più ampi e altri - come Ninive - più piccoli.

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