mercoledì 1 aprile 2020

La 'manutenzione' del gatto

Micio dedica buona parte del tempo alla propria pulizia: si lecca, si mordicchia il pelo, si liscia il mantello, si strofina gli occhi e quant'altro. Sono tutte pratiche igieniche che, sebbene siano eseguite più volte in un giorno, possono non essere sufficienti a garantirgli un’igiene adeguata. Proprio come un'autovettura, il gatto ha bisogno di una manutenzione regolare. Può essere quindi una buona idea, una o due volte alla settimana, quando il nostro amico ci è felicemente accoccolato in grembo, fargli un semplice check sanitario. Così identificheremo i problemi sul nascere, e avremo modo di effettuare un semplice "tagliando".

Il mantello

Cominciamo a ispezionare il mantello passandoci sopra una mano. Ci sono zone prive di pelo o croste sulla pelle? Rigonfiamenti? Se troviamo nodi nella pelliccia sciogliamoli con le dita e usiamo un pettine per separare i peli. Se Micio sta sonnecchiando, probabilmente non si sveglierà nemmeno durante questa operazione. Controlliamo anche che non compaiono sul pelo tracce simili a sottile polvere di carbone. Si tratta degli escrementi delle pulci e sono più facili da individuare degli stessi parassiti, in particolare nei gatti a pelo lungo.

Le orecchie

Ispezioniamo l'interno delle orecchie per verificare che siano libere da accumuli di cerume o scaglie di pelle morta. Se ne troviamo, puliamo l'orecchio passandoci delicatamente un batuffolo di cotone imbevuto di olio di oliva caldo (non bollente). Il cerume scuro può indicare dei parassiti. Non adoperiamo mai bastoncini di cotone.

I denti

Apriamo con cautela le fauci del gatto ed esaminiamo la bocca. I denti da latte dovrebbero essere puliti e bianchi, le gengive rosa pallido e sane, l'alito non pesante. Se scopriamo qualcosa che ci preoccupa, non esitiamo a rivolgerci al veterinario.

Occhi e naso

Gli occhi devono essere limpidi e le palpebre libere dal muco o altre sostanze. Con le dita e l'ausilio, se necessario, di un batuffolo di cotone imbevuto di acqua calda, rimuoviamo le eventuali croste dagli angoli delle palpebre, vicino al naso. Ora verifichiamo il naso. Le narici sono pulite e libere da muco? Il naso è secco e incrostato? Se sì, spalmiamoci un po' di vaselina. Se il gatto presenta il naso screpolato e infiammato per più di un paio di settimane, consultiamo il veterinario, perché il disturbo potrebbe cronicizzarsi. (Foto: Pinterest)

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