mercoledì 26 agosto 2020

Gatti che sbavano e fanno la pasta

All'estremo opposto dei bulli si pongono i gatti che sbavano o eseguono il kneading, il tipico movimento con le zampe, come se volessero impastare il pane. Si tratta di esemplari legati al proprietario da un rapporto gattino-umano, che gli saltano in grembo e iniziano letteralmente a impastare le ginocchia con le unghie affilate. Molti soggetti lo fanno ma per poco, mentre questi esemplari, se potessero, andrebbero avanti per ore. Al contempo capita anche che salivino estasiati. Per chi di noi possiede gatti più o meno scontrosi potrebbe anche suonare gratificante. Dopotutto sembrano così affettuosi.

Le fusa sono una delizia per le orecchie, ma il martellare continuo di artigli e l’abbondante salivazione non lo sono altrettanto. Alcuni gatti, poi, iniziano anche a succhiare orecchie, maniche o dita. Si tratta, come si può intuire, dello stesso comportamento del cucciolo che succhia dal capezzolo. Tutt’altro che cresciuti, i mici che si comportano in questo modo hanno trasformato il proprio umano, volente o nolente, in una mamma gatta.

La maggior parte degli amanti dei gatti talvolta apprezza questo modo di fare, talaltra lo trova fastidioso: un atteggiamento ambiguo che ne rende molto difficile la prevenzione. Ma poi, è questo il comportamento da cambiare? Forse è, invece, meglio assumere il controllo di coccole e carezze. Come? Procuriamoci una coperta o un pezzo di stoffa da sistemare sulle ginocchia, in modo da proteggerci e, allo stesso tempo, facciamo in modo che questo gesto costituisca un segnale ben chiaro per Micio: è ora delle coccole!

Tutte le altre volte che ci salta in grembo ignoriamolo e alziamoci, obbligandolo a scendere. Se sapremo essere costanti per parecchie settimane, se saremo capaci di alzarci e mandare via il gatto ogniqualvolta che ci dovesse saltare in grembo senza la coperta, allora riusciremo anche a insegnargli che le coccole si fanno solo ed esclusivamente quando decidiamo noi. Ma vale davvero la pena di impegnarsi in settimane di pazienza e costanza assolute (un paio di momenti di debolezza e sarà tutto perduto) per rieducare Micio e insegnargli a non leccare né succhiare? Dipende.

Per quel che mi riguarda, se si tratta di piccoli episodi, si può accettare una leccatina ogni tanto, pur non incoraggiandola. Da scoraggiare a ogni costo, invece, il gatto che tende a succhiare e leccare troppo a lungo. Alziamoci e obblighiamolo a terra: così facendo capirà che il suo modo di fare pone fine alle coccole. Di rado il gatto troppo affettuoso costituisce un problema e, anzi, proprietari con grande esperienza si considerano fortunati ad avere un micio tenero ed espansivo. (Foto: Pinterest)

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