lunedì 1 marzo 2021

Emozioni e sensazioni feline

Oggi anche la scienza ammette che gli animali, gatti compresi, sono in grado di provare emozioni. Un tempo si credeva che si limitassero alle più primitive, come l'aggressività e la paura, ma le ultime scoperte in campo neurologico dimostrano la capacità di provarne di molto complesse. Il gatto sperimenta emozioni sia positive sia negative, comprese in una scala che può variare dal piacere all'estasi e dall'ansia al terrore. Il sistema limbico è composto da una serie di strutture poste alla base dell'encefalo (ippocampo, amigdala e altre).

È sede di emozioni e istinti, in particolare di quelli essenziali alla sopravvivenza, quali paura e rabbia, nonché di tutti i sentimenti piacevoli collegati a cibo e comportamento sessuale. L'ipotalamo presiede alle emozioni, agli stimoli della fame e della sete, al ciclo sonno-veglia e a numerose altre funzioni atte a mantenere l'equilibrio fisiologico dell'organismo. Inoltre, attraverso il sistema endocrino, controlla la secrezione di alcuni ormoni, che non si possono tralasciare parlando di intelligenza e emozioni, poiché ricoprono un ruolo essenziale.

In particolare le ghiandole surrenali entrano in azione nelle situazioni di stress e secernono adrenalina, responsabile del cosiddetto fight or flight (l'istinto di combattere o scappare di fronte al pericolo), oltre al cortisone, che ha il compito di regolare il metabolismo in presenza di stress mentale o fisico. Situazioni di stress cronico possono causare un aumento abnorme dei livelli di cortisone nel sangue, con conseguente indebolimento del sistema immunitario e maggiore suscettibilità alle malattie infettive. 

Il piacere è senz'altro la sensazione che ognuno di noi vuole assicurare al proprio Micio. Uno stato d'animo facilmente riconoscibile quando il pelosetto ci si rannicchia contro facendo le fusa ed impastando con le zampette anteriori. Un comportamento istintivo questo che risale alla prima infanzia, quando faceva la stessa operazione contro la mammella di mamma-gatta per stimolare la secrezione di latte. Anche il gioco costituisce un'esperienza molto piacevole poiché stimola il rilascio di dopamina, un neurormone che procura una senso di benessere. Una sensazione simile a quella che si prova dopo un'ora di allenamento in palestra. 

Tuttavia non è sempre facile determinare lo stato emotivo del gatto. Non essendo un animale spiccatamente sociale, non avverte la necessità di segnalare le proprie emozioni, soprattutto se questo rischia di porlo in una situazione di svantaggio e quindi renderlo vulnerabile a un eventuale attacco. Per finire due curiosità: in media il cervello del gatto è lungo cinque centimetri e pesa trenta grammi. Studi compiuti (dal Dipartimento Comportamentale del Museo di Storia Naturale di Londra) hanno dimostrato che Micio è in grado di risalire indietro nel tempo fino a 16 ore, mentre Fido ha una memoria non oltre i cinque minuti! (Foto: Pinterest)

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