venerdì 5 ottobre 2018

Gatti anziani: l'igiene

Il gatto è un animale pulito. L'igiene è talmente importante nella sua vita che vi dedica almeno un terzo della giornata, di regola sempre dopo i pasti e la pennichella. Un gatto sano si pulisce tutti i giorni e odora di buono. Grazie alla flessibilità del corpo, con la lingua rasposa e l'aiuto delle zampe anteriori lecca e liscia più volte ogni parte del mantello, rimuovendo polvere, peli morti e parassiti. Inoltre, mentre si lecca si rilassa e spande sul corpo il grasso che, prodotto dalle ghiandole sebacee, rende impermeabile e soffice il pelo, ammorbidisce la pelle e gli conferisce un odore caratteristico che poi ritroviamo in casa e sui nostri vestiti.

Spesso i gatti che convivono sotto lo stesso tetto si leccano e si lisciano a vicenda, oppure leccano il padrone di casa proprio come farebbero con i gattini. Oltre a curare la pulizia con questo gesto il nostro gatto rafforza i vincoli sociali. È ovvio che con l'avanzare dell'età spesso non riesce più a raggiungere con la lingua ogni parte del corpo. Così, non è infrequente che un vecchio gatto si aggiri per casa col pelo opaco e ammassato, soprattutto sulla schiena e sulla coda, che gli conferisce un aspetto spelacchiato. Qualche spazzolata settimanale e un'alimentazione di qualità sono sufficienti per restituire al nostro vecchio amico un aspetto più bello e la dignità di sempre.

IL MANTELLO

Se notiamo che il nostro gatto si pulisce poco o smette del tutto di pulirsi, forse perchè ha molti dolori articolari, prendiamo noi l'iniziativa per eliminare polvere e peli morti. Non tutti i gatti sopportano di essere puliti, ma un anziano capirà che lo facciamo per il suo bene. Naturalmente non disturbiamolo quando dorme, mangia o gioca. Mentre lo spazzoliamo gradirà molto delle moine: un lenzuolo riscaldato sul quale appoggiarlo, paroline dolci sussurate, il giochino preferito. Se Micio non accetta volentieri la pulizia, siamo veloci e ripetiamo l'operazione con una certa frequenza durante la settimana. In caso contrario, prendiamoci tutto il tempo che ci concede.

I gatti a pelo corto sono più facili da gestire. Il mantello va spazzolato prima contro pelo, manovra che dobbiamo eseguire con una certa maestria e rapidità; quindi nel verso del pelo con energia e accuratezza. Cominciamo dalla testa e dal collo (al gatto piace molto essere toccato in queste zone), quindi scendiamo lungo la schiena, i fianchi e la pancia, fino alla coda. Se siamo esperti e il gatto è abituato alle nostre attenzioni basteranno dieci minuti una volta a settimana.

I gatti a pelo lungo, in special modo il Persiano e il Maine Coon, e a pelo semi-lungo come il Somalo, il Norvegese, il Turco Van, richiedono invece cure quotidiane. Armiamoci di pazienza, scegliamo il momento più tranquillo della giornata e dedichiamoci alla soffice pelliccia almeno venti minuti al giorno. Solo così eviteremo sia la tosatura con anestesia, operazione troppo stressante per un gatto di una certa età, sia la stipsi dovuta alle matasse di pelo che il gatto ingerisce per lavarsi. Passiamo prima il pettine a denti larghi, poi quello a denti fitti su tutto il corpo iniziando dalla testa e dalla gola, giù giù per la pancia, le ascelle, le zampe fino alla punta della coda. Infine concludiamo con una generosa spazzolata. Non strappiamo via i nodi, se proprio non riusciamo a scioglierli con le dita e il talco, tagliamoli. L'uso del borotalco è lecito di tanto in tanto: cospargiamo tutto il mantello facendo attenzione ad occhi e naso, massaggiamo e poi spazzoliamo il mantello.

Pulire il nostro gatto anziano servirà sia a mantenere il suo mantello sano, bello e lucido che a rafforzare il legame con lui. Inoltre, mentre lo palpiamo potremo individuare eventuali tumefazioni o eccessivi dimagrimenti; controllare la cute per accertarci che non siano presenti pulci, acari, ferite, segni di allergie o zone prive di pelo.

Mentre spazzoliamo Micio possiamo approfittarne per procedere all'ispezione delle orecchie al fine di controllare l'eventuale presenza di acari, l'eccessiva produzione di cerume o un cattivo odore. Non usiamo mai il cotton fioc per pulirle, è sufficiente avvolgere intorno al dito indice una garza di cotone o di lino oppure un batuffolo di cotone appena inumiditi con acqua tiepida e una goccia di olio e passarlo con delicatezza sulla parete esterna.

GLI OCCHI

Controlliamo anche che gli occhi non abbiano secrezioni o presenza della terza palpebra nell'angolo interno. Puliamo il contorno, ogni tanto, con una pezzetta morbida inumidita in acqua tiepida o camomilla.

I DENTI

L'alimentazione invece influisce sulla salute dei denti. È opportuno ispezionare anche la bocca con una certa regolarità. Potremo renderci conto se è presente alito cattivo, spia di un disturbo interno, se qualche dente è caduto o cariato, se ci sono ascessi o tartaro, che possono procurare molto dolore e impedire al gatto di mangiare. Proviamo a pulire i denti con una garza inumidita in poca acqua ossigenata diluita in acqua corrente. In presenza di tartaro è necessario farlo rimuovere dal veterinario.

LE ZAMPE E LE UNGHIE

Il gatto cade sempre in piedi, si dice. Merito delle sue zampe, vero capolavoro della natura. Se notiamo che il nostro gatto anziano zoppica osserviamolo con attenzione mentre cammina: potremo capire a quale arto ha dolore. in vecchiaia il gatto si prende meno cura delle sue unghie, se necessario tagliamole, perchè potrebbero crescere troppo, incurvarsi verso il polpastrello o spezzarsi.

Come tagliarli le unghie

- Prendiamo in braccio Micio, con le dita esercitiamo una leggera pressione sul cuscinetto della zampa in modo da far uscire l'artiglio dalla faretra.

- Con le apposite forbici (ne esistono diversi tipi) tagliamo, con grande attenzione, solo la punta dell'artiglio.

- Se notiamo sanguinamento, interrompiamo subito l'operazione, disinfettiamo con acqua ossigenata e portiamo il gatto dal veterinario. In ogni caso se non ce la sentiamo di compiere noi il taglio delle unghie, periodicamente, facciamolo eseguire dal nostro veterinario.

CHECK LIST

- Controlliamo i denti regolarmente. Se il gatto non mangia e appena lo tocchiamo sulla testa scappa o graffia può avere mal di denti.

- Il gatto ha una terza palpebra, detta membrana nittitante. Di solito resta nascosta nell'angolo interno dell'occhio, ma in condizione di stress può comparire all'improvviso.

- Quando puliamo la lettiera, attenzione alla presenza di sangue o feci liquide.

- La presenza di feci attorno all'ano va rimossa con un panno inumidito in acqua tiepida, se lo sporco si ripresenta potrebbe trattarsi di diarrea.

- Sulla parte esterna delle orecchie può comparire una patina nerastra e untuosa. Il gatto si gratta e scuote la testa. Potrebbe trattarsi di acari. (Foto by Nikiezorro)

2 commenti:

  1. Una toilettatura perfetta per i nostri mici. Purtroppo io riesco solo a fare lo stretto necessario, su tre gatti solo uno si gode la pettinatura!

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  2. Anche questo articolo è di grande utilità! Grazie per il bel lavoro Niki!

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