mercoledì 14 novembre 2018

Imparare a vivere con noi

Il gatto domestico non viene al mondo con la capacità innata di vivere in armonia con noi esseri umani, anzi, deve imparare ad accettare il nostro stile di vita e il nostro modo di comportarci tutt'altro che felini! Come abbiamo visto la personalità di Micio è influenzata da fattori ereditari, ma anche dall'ambiente in cui cresce. Per assicurarsi che sia un buon animale domestico, e che sia felice di esserlo, è fondamentale che durante la crescita faccia il pieno di esperienze ed associazioni positive con gli umani e la vita di casa. Lo sviluppo caratteriale ed emotivo fondamentale avviene tra la seconda e la settima settimana di vita: questa fase è detta "periodo sensibile", poiché il cucciolo è particolarmente ricettivo nei confronti di ciò che lo circonda e delle altre specie.

Durante questa fase, le ricerche condotte in materia di qualità e quantità del contatto fisico tra uomo e gatto, mostrano che assicurare una corretta e giusta socializzazione reca vantaggi molto evidenti. In parole povere, i cuccioli toccati e maneggiati da più persone fin da neonati tendono ad essere più socievoli nei confronti dell'uomo. Una certa importanza è rivestita anche dalla varietà delle persone incontrate, che deve comprendere uomini e donne, ma anche bambini, ragazzi e anziani. Oltre ad avere un buon rapporto con noi, però, il cucciolo deve anche imparare come si svolge la vita domestica.  L'esposizione a stimoli ambientali che altrimenti comporterebbero non pochi problemi (rumori forti, elettrodomestici, cambio di stanza, cani, viaggi in auto...) permette al gattino di capire che non deve averne paura e lo aiuta ad allargare i propri orizzonti e incrementare la flessibilità mentale.

A patto che sia correttamente socializzato, al compimento della dodicesima settimana il piccolo è pronto per trasferirsi nella nuova casa; ormai infatti ha trascorso a contatto con la madre e i fratellini un tempo sufficiente a imparare tutto ciò che deve. Un cucciolo forma e definisce le proprie facoltà cognitive e mnemoniche tra le 4 e le 14 settimane, ossia quando il cervello ha raggiunto la sua massima capacità di apprendimento. Gli insegnamenti che un gatto impara durante questo periodo, lo accompagneranno per il resto della sua vita! Anche per questa ragione, per aiutarlo a crescere estroverso e sicuro di sé, sarebbe opportuno assicurarsi che l’amico a quattro zampe abbia molte esperienze positive nei primi mesi della propria esistenza. (Foto: Pinterest)

2 commenti:

  1. Leggendo l'articolo mi rendo conto di quante difficoltà devono trovare i randagini, anche piccolini, quando vengono dati in adozione. Ottimo articolo Niki!

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  2. La penso proprio come Perla. Il nostro Stifeli ex-randagino è rimasto timido con chi non conosce, ma sta migliorando anche se di base, è rimasto un pò fifone. Il che non mi dispiace per niente visto che esce....

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