lunedì 12 novembre 2018

Gatti e termosifoni

Vivere con un gatto prevede la necessità di conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. Il gatto è un animale straordinariamente indipendente. Sa gestire il suo tempo e sa, quasi sempre, regolarsi da solo sia per quanto riguarda la temperatura corporea che per la giusta quantità di cibo da ingerire. Tuttavia, anche il gatto a volte sbaglia e, se si lascia andare a comportamenti controproducenti, occorre intervenire. Con l'arrivo dei mesi autunnali e successivamente invernali, molti gatti amano pisolare sopra i termosifoni trovandoli molto confortevoli. Micio è meno sensibile di noi al calore, sopporta allegramente il contatto con superfici calde fino a 50°C. Probabilmente ha ereditato questa tolleranza dai suoi antenati che vivevano nel deserto.

In casa adora fare sonnellini su tutto ciò che è caldo, dal calorifero alla caldaia, per passare alle ginocchia dell'umano con cui vive. È comunque sconsigliato lasciare libero il gatto di fare lunghe pennichelle acciambellato sul termosifone. Il calore così forte e diretto porta con sé diversi svantaggi. Innanzitutto secca l’epidermide del gatto, che può incorrere in pruriti ed essere portato a grattarsi troppo. Inoltre, l’aria esageratamente calda e secca favorisce nel gatto, così come nell’uomo, l’insorgenza di laringite, tosse e altri fastidi all’apparato respiratorio. Infine, passare dal calorifero a zone più fredde della casa sottopone il gatto a una discreta escursione termica che può rendere la sua salute più vulnerabile.

Convincere un gatto a non fare ciò che vuole fare è un’impresa quasi impossibile. Meglio invece dissuaderlo posizionando ostacoli sui radiatori di casa, come, per esempio, delle mensole. Se però il gatto non desiste e si appropria delle mensole, si può sempre mettere fra lui e il caldo un pezzo di cartone con sopra una copertina, in modo da creare una barriera efficace ed evitare il contatto diretto con il calorifero. Inoltre, è necessario anche aggiungere gli umidificatori poiché l’aria secca, come detto, impoverisce le mucose. Un altro ottimo metodo per non farlo salire sul calorifero è quello di distrarlo con il gioco in modo da accorciare progressivamente le sue soste lì sopra, fino poi a piazzarci un bell’ostacolo senza che ne soffra troppo. Se Micio vive principalmente dentro casa bisogna prestare attenzione agli sbalzi di temperatura fra le zone temperate e quelle non riscaldate.

Se invece entra e esce per fare i bisogni, è bene asciugare la sua pelliccia qualora sia bagnata a causa della pioggia o della neve: l’umidità infatti è nemica anche dei felini e abbassa notevolmente la temperatura corporea. Un altro consiglio da ricordare è che, se fuori fa davvero molto freddo e la temperatura di casa è alta, è bene non far uscire ed entrare il gatto repentinamente ma lasciarlo sostare, se possibile, in un’anticamera. Lo sbalzo di temperatura infatti può farlo ammalare. No invece ai vestitini, in quanto Micio salta, corre, si intrufola ed è molto curioso. Qualsiasi cosa che non sia la sua stessa pelliccia potrebbe farlo rimanere incastrato. Se, invece, Micio dorme in giardino, è necessario creare una cuccia adeguata in un luogo riparato dal vento. Al suo interno, vanno sistemate delle coperte isolandole da terra con il cartone. (Foto: Pinterest)

2 commenti:

  1. Noi abbiamo creato una mensola, con tanto di cuscini, sopra al radiatore della finestra dove abbiamo la gattaiola. Mensola molto apprezzata tutto l'anno ma in particolare in inverno :-))

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  2. Bell'articolo. Non avendo termosifoni, i mici cercano il caldo vicino al caminetto (chiuso) o vicino a noi.

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