Le 'voci' dei gatti vanno dalle strida rabbiose ai soffi e agli sputi, passando per i lamenti di protesta e i miagolii supplichevoli, fino alle fusa seducenti e soddisfatte. Gli esperti hanno individuato sedici diverse vocalizzazioni. Molti felini, poi, emettono uno speciale suono quando vedono un uccello. Anche il linguaggio del corpo del gatto è altamente espressivo. In atteggiamento aggressivo le orecchie sono abbassate e tirate all'indietro, la coda è bassa e vicina al corpo, mentre ondeggia e fende l'aria. Un gatto sulla difensiva, invece, inarca la schiena e si gira di fianco, con i peli della coda drizzati. Un gatto sottomesso si rannicchia al suolo, con il pelo e le orecchie appiattiti e la coda che batte per terra.
Facciamo attenzione alla testa del Micio: le orecchie sono erette e puntate in avanti quando è vigile e interessato, ma saranno appiattite sul capo in occasione di qualche confronto. In un animale aggressivo di solito sono rivolte in avanti, ma sono piegate verso il basso e lateralmente se il gatto cerca di evitare guai. Il linguaggio della coda è particolarmente eloquente. Un ondeggiare lento e aggraziato indica soddisfazione. La coda eretta, in particolare quando la punta è piegata, segnala amicizia ed è spesso usata insieme a sfregamenti del corpo, altro indice di intenzioni amichevoli. Movimenti rapidi della coda solitamente sottolineano una condizione di agitazione e di stress emotivo.
I gatti utilizzano il tatto come importante mezzo di comunicazione con i propri simili e con gli esseri umani. Oltre a sfregarsi languidamente o a premere il naso contro di noi, ci urtano con la fronte per esprimere affetto o, più spesso, per indicare che vogliono qualcosa: di solito, cibo. Anche gli occhi comunicano messaggi. Gli occhi dei gatti sulla difensiva o sottomessi hanno le pupille dilatate, ma ciò accade anche nel caso di soggetti eccitati ma non spaventati: per esempio, quando giocano. Le pupille di un gatto aggressivo si assottigliano fino a diventare due fessure. Un lento sbattere di palpebre denota serenità e rilassamento. I gatti che sbattono le palpebre rivolti al padrone spesso cercano rassicurazione. Evitiamo di fissarli negli occhi, senza muovere le palpebre, perché un simile sguardo, che sia umano o di un altro gatto, sembrerà loro inquietante e potenzialmente ostile. (Foto: Pinterest)
venerdì 14 dicembre 2018
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«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
Ho sperimentato tutti i messaggi che così bene descrivi in questo interessante articolo. Addirittura gli sputi, da parte di Linus - il gatto di mia figlia Laura - durante una visita veterinaria! Non avevo mai visto un gatto sputare fino a quel giorno.
RispondiEliminaCarino questo articolo, anch'io ho trovato praticamente tutto confermato nel comportamento dei nostri. Il nostro Silly non sputava.... ma starnutiva in certe situazioni (anche dal vet) :-)
RispondiElimina