A volte, senza volerlo, non diamo al nostro gatto le attenzioni che desidera. Questo può succedere per l’arrivo di un altro animale, o abbiamo troppo da fare e le giornate scorrono frenetiche con impegni svariati o - più semplicemente - ci siamo abituati alla sua calda e morbida presenza. Ma i gatti sono sensibili a questa mancanza di attenzioni e quando se ne stancano cercano affetto altrove. Il nostro gatto potrebbe così presentarsi sulla porta di un'altra casa miagolando come se si fosse perso. I cuori umano si sciolgono alla vista di tanta tristezza, le loro braccia si aprono e le loro dispense e frigoriferi pure.
Ben presto il nostro gatto si mette a visitare queste persone così gentili ogni giorno, per poi decidere di lasciarci in maniera definitiva. Se ce ne accorgiamo cerchiamo di agire tempestivamente, provvediamo ad attaccare al collarino del gatto una messaggio con il nostro numero di telefono chiedendo di chiamarci a chiunque lo abbia visto. Se lo fanno, chiediamo ai gentili sconosciuti se possono evitare di dare da mangiare al nostro felino. E quando "il traditore" si renderà conto che il pranzo viene servito soltanto a casa nostra, possiamo sperare che ritorni più sovente.
Sta poi soltanto a noi fare in modo che non senta più il desiderio di andarsene di nuovo. L’amicizia gatto/uomo così come quella tra umani si fonda su presupposti: se vengono a mancare tali condizioni il legame può logorarsi e interrompersi. Per scongiurare questa eventualità cominciamo con l’abbandonare la visione antropocentrica nel rapporto umano-pet: il nostro gatto non è un subalterno ma un nostro amico! (Foto: Pinterest)
lunedì 18 febbraio 2019
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Ottimi consigli Niki!
RispondiEliminaEh si, mia figlia ha fatto un'esperienza terribile del genere, solo che il suo gatto, dopo 6 anni di randagismo,e comunque tornato a casa, concio, magrissimo, vecchio e malato. Ma a parte la debolezza delle zampe posteriori, si è ripreso e vive felice e contento nella sua casa!!!
RispondiElimina