I gatti sono agili, eleganti, perspicaci, spesso un tantino misteriosi e alle volte piuttosto sostenuti - ed è quello che li rende così adorabili. Vere e proprie icone: per secoli sono stati demonizzati da credenze popolari, come nel Medioevo, o divinizzati, come nell’Antico Egitto. Sono stati celebrati da scrittori e poeti, ma ancora oggi c’è chi li utilizza per riti satanici. Tra chi li ama, però, sicuramente in molti apprezzeranno quella che è una delle ultime tendenze: i locali con gatti. Buffi, coccoloni e intelligenti, i gatti riempiono le pagine social di moltissimi internauti e sono amatissimi da milioni di persone!
Nel mondo ci sono ristoranti, festival e persino luoghi in cui i felini sono diventati i protagonisti indiscussi. Ovunque, i gatti hanno catturato l’immaginazione della gente, così tanto che alcuni posti sono dedicati ai nostri amici felini in modi piuttosto straordinari.
La casa e il museo di Ernest Hemingway, Key West, Florida
Lo scrittore americano amava molto i gatti. Nella sua casa nell’arcipelago della Florida, aperta ai turisti, si possono trovare decine di felini, diretti discendenti di Snowball, il primo gatto bianco che fu regalato ad Hemingway da un marinaio. Hemingway assegnava ai propri gatti il nome di personaggi famosi e lo staff della casa-museo porta avanti questa tradizione.
Kattenkabinet, Amsterdam
Anche nei Paesi Bassi c’è un museo dedicato ai mici. Il Kattenkabinet di Amsterdam, inaugurato nel 1984 ospita una collezione di opere che offrono un quadro completo del ruolo che questo animale ha svolto nella cultura degli ultimi secoli. Sono esposti dipinti, poster e mobili di antiquariato. Tutto sui gatti. Il negozio dei souvenir offre una quantità incredibile di svariati oggetti che si possono acquistare per ricordare questo museo. Il logo del Kattenkabinet è ispirato all’illustrazione di Rudyard Kipling del suo racconto ‘il gatto che camminava da solo’.
Kattenstoet, Ypres - Belgio
In questa città, situata nelle Fiandre, si svolge ogni tre anni in maggio il Kattenstoet (Festival dei gatti). Questa ricorrenza ha origini medievali, ma il suo significato è stato completamente capovolto. Al tempo era un'occasione per incitare alle crudeltà nei confronti dei gatti (in un periodo storico in cui i gatti, assieme alle “streghe”, venivano perseguitati in tutta Europa). Oggi invece si celebrano i felini con una sfilata di carri allegorici di strada, musica, trampolieri e paesani in costume, molti dei quali si vestono come gatti o topi.
I gatti dell’Hermitage, San Pietroburgo
I gatti abitano nell’Hermitage fin dai tempi dello zar Pietro il Grande, il primo a offrire rifugio a un felino portato con sé dai Paesi Bassi in quello che allora era il Palazzo d’Inverno. L’imperatrice Elisabetta, terrorizzata dai topi, fece giungere un gran numero di gatti da Kazan e così i mici, diventati un piccolo esercito, assunsero lo status di veri guardiani del palazzo con l’imperatrice Caterina II la Grande, la prima a dare vita alla collezione di opere d’arte che ancora oggi costituisce il patrimonio di questo museo. I gatti dell’Hermitage vivono nei sotterranei e nei sottotetti e sono amati, rispettati e trattati con ogni cura:
Il santuario del gatto Birmano nel Myanmar
I gatti birmani sono famosi in tutto il mondo, ma in epoca contemporanea questa razza scomparve dal Myanmar. Ecco perché l’Inthar Heritage House ha intrapreso un programma di reintroduzione del Birmano, in modo da salvaguardare questo patrimonio nazionale, la razza preferita dalla famiglia reale. Inoltre questa struttura è stata costruita riproducendo l’architettura delle costruzioni tradizionali che caratterizzavano questa zone ed è molto rinomato il ristorante, che offre piatti tipici, vegetariani e biologici creati utilizzando i prodotti del proprio orto, e il Inle Princess Resort (che include anche una SPA). Sembra proprio un luogo imperdibile anche per chi non è un fan sfegatato dei felini.
Museo dei gatti, Kuching - Malesia
Secondo credenze asiatiche, il gatto è un animale portafortuna e questa cittadina del Borneo malese rende loro omaggio (in modo stravagante). Per entrare si attraversa una porta decorata con il muso di un gatto gigante e all’interno del museo si trovano oltre 2000 oggetti, manufatti e statue dedicate ai gatti, provenienti da tutto il mondo. Il pezzo forte: la mummia di un gatto egiziano risalente a oltre mille anni fa. Il museo si trova su una collina chiamata ‘Bukit Siol’ che si trova a 60 metri sul livello del mare e offre scorci meravigliosi di Kuching (che si traduce proprio in “città dei gatti”).
Teatro dei gatti, Mosca
Fondato nel 1990 da Yuri Kuklachev e suo figlio Dimitri, il Moscow Cats Theatre è composto da 120 gatti di varie specie con ciascuno una sua specialità acrobatica: chi cammina su una fune, chi porta a spasso un cane.
Neko Cafè - Giappone
In questo Paese i mici godono di ottima fama da secoli, almeno da quando, durante l’epoca Heian nel X secolo, vennero scelti come animali compagnia dai nobili. A Tokyo e in altre località nipponiche sono molti i Neko Cafè in cui si può dare da mangiare ai gatti o semplicemente osservarli.
Cimitero degli animali, Parigi
Nel sobborgo di Asnières-sur-Seine, un comune nella periferia nord-ovest di Parigi, sorge il più grande cimitero totalmente dedicato agli animali. Inaugurato nel 1889 come cimitero dei cani, negli anni ha cominciato ad ospitare anche scimmie, pecore, uccelli, conigli e gatti: una serie di lapidi elaborate commemorano felini famosi e anonimi. (Foto: Pinterest)
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oops, bellissimi ma un pò lontani per noi!
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