Il trauma da iniezione indurrebbe poi la trasformazione maligna delle cellule del tessuto connettivo in sarcoma. Nella maggior parte dei casi si identifica un fibrosarcoma, ma sono stati descritti anche altri sottotipi di sarcoma. Le ricerche e le controversie su questa patologia comunque continuano ed è quindi sempre buona prassi consultare il nostro veterinario per conoscere le ultime informazioni e raccomandazioni. In ogni caso nessuno è del tutto certo del motivo per il quale questi problemi si verifichino, e il rischio è basso a paragone di quello che si corre non vaccinando il gatto: mettere a rischio la salute del nostro felino in previsione di qualcosa che potrebbe verificarsi in futuro non avrebbe senso. Per proteggere Micio, prendiamo le precauzioni elencate qui sotto:
- durante la visita annuale del gatto, stabiliamo insieme al veterinario di quali vaccini abbia veramente bisogno. Tuttavia Micio potrebbe non avere bisogno di essere vaccinato per la leucemia felina se viene tenuto sempre in casa e non interagisce con altri suoi simili. In certi Paesi, ad esempio in Italia, un gatto non vaccinato per la rabbia che graffia o morde qualcuno viene tenuto in isolamento per dieci giorni, presso il gattile della regione o sotto la responsabilità del proprietario.
- Discutiamo col veterinario su dove inoculare il vaccino, e facciamo richiesta di usarne uno singolo invece che uno che protegge da una combinazione di malattie. Tra le ultime raccomandazioni c’è quella di iniettare ogni vaccino in un punto specifico per riuscire a capire quali siano i vaccini responsabili delle diverse reazioni avverse e migliorare le possibilità di cura.
- Verifichiamo che il veterinario prenda nota del punto di inoculazione sul libretto delle vaccinazioni del nostro gatto e, oltre alle informazioni sul prodotto iniettato, indichi anche il nome del produttore e il numero di serie.
- Controlliamo, nei giorni successivi, se appaiono dei gonfiori sul punto di inoculazione. Un piccolo rigonfiamento immediatamente dopo la somministrazione è normale, ma contattiamo il veterinario se aumenta di volume o persiste dopo tre settimane.
Questi tumori possono metterci anche mesi o anni a svilupparsi, il che vuol dire che un’iniezione fatta oggi potrebbe far sviluppare la neoplasia fra qualche anno, però hanno anche la peculiarità che, una volta che iniziano a svilupparsi, crescono rapidamente, anche in virtù del grado di malignità. Si stanno portando avanti molte ricerche per accelerare la formulazione di vaccini con minori probabilità di causare il sarcoma associato all'inoculazione. La prima generazione di questi vaccini è già in commercio. Consultiamo il veterinario per le ultime informazioni su questa importante misura di prevenzione contro le malattie. (Foto: Pinterest)
Di sicuro i vaccini non sono acqua di rose.....La nostra veterinaria, per esempio, non vaccina più i gatti dopo i 14 anni e per alcune vaccinazioni preferisce saltare un anno (ogni 2 anni anziché ogni anno). Probabilmente muoiono più gatti per mancanza di vaccini che a causa della loro vaccinazione. Articolo di sicuro interesse Niki!
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