Questo disturbo del comportamento alimentare - che solitamente si manifesta richiedendo e ingerendo una grande quantità di cibo - può essere provocata da un'alimentazione troppo appetitosa o non sufficientemente ricca (da qui il sentirsi obbligati a consumare in abbondanza), ma a volte è rivelatrice di uno stato ansioso o di una depressione. Il gatto cerca di alleviare il proprio malessere con il cibo. Ma esistono altre patologie che si manifestano con un feroce appetito. Prima fra tutte è il parassitismo intestinale, più frequente nei cuccioli (i parassiti si nutrono di parte della razione).
Seguono poi il diabete (sempre più diffuso, che si manifesta con un aumento di appetito e sete) e più raramente alcune malattie ormonali come l'ipertiroidismo. Una voracità patologica ed eccessiva (bulimia) può anche essere provocata dal proprietario che sopravvaluta i bisogni del proprio gatto offrendogli cibo molto nutriente a volontà oppure che mal interpreta i suoi miagolii e insistenze. A questo bisogna aggiungere che la maggior parte di noi ama veder mangiare con gusto il proprio felino.
Per evitarlo, optiamo per un'alimentazione self-service con le crocchette, pesiamo la razione giornaliera e controlliamo il peso del gatto. In ogni caso, una dieta ipocalorica, inevitabile per un soggetto obeso, deve essere associata alla ricerca delle cause (alimentari, organiche o comportamentali) della bulimia. In particolare, sarà necessario sottoporre Micio a esami di laboratorio quali analisi delle urine, del sangue, e così via. Se vengono escluse le cause organiche non ci resta che prestargli maggiori attenzioni durante il giorno.
Aumentare il tempo da dedicargli sia in coccole che in momenti di gioco da fare insieme. E quando ci chiederà del cibo extra proviamo a distrarlo in altre attività ludiche. Ci vuole tempo, pazienza e amore ma è una condizione che si può modificare. Va tenuto in considerazione anche il fatto che esistono delle razze di gatti (il British Shorthair è una di queste) molto voraci nei confronti del cibo, pertanto - se non si dimostra un po’ di polso fin da subito - si corre il rischio di dover servire cibo in continuazione. (Foto: Pinterest)
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«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
Molto interessante, per fortuna non ho mai avuto questo problema, anzi, non so più cosa dare da mangiare ai miei due che sono megadifficili con il cibo (certo, non penso si lascino morire di fame..... :-)
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