lunedì 23 marzo 2020

Ferite da 'guerra' e ascessi

Gli ascessi cutanei, consistenti in accumuli di pus, si manifestano soprattutto sul muso e intorno alla base della coda, e sono spesso il risultato di piccole ferite subite nelle zuffe, vere o finte che siano, con altri gatti. Le ferite guariscono rapidamente, ma lasciano penetrare sotto la cute i batteri, che proliferano. Nel giro di 3-5 giorni si inizia a notare un leggero rigonfiamento doloroso alla palpazione. L'infezione provoca febbre, inappetenza, stato letargico, rifiuto del gioco e sensibilità al tatto. Se sono le zampe ad essere colpite si può notare anche una leggera zoppia. Gli ascessi sono frequenti quando ci sono più gatti che vivono a stretto contatto.

La sterilizzazione dei maschi è il metodo più efficace per ridurre l’incidenza e la gravità delle zuffe. Anche tenere Micio in casa di notte serve a ridurre le opportunità di azzuffarsi con altri gatti. Se il nostro amico è rimasto coinvolto in uno scontro, controlliamo se ci sono aree doloranti o piccole punture, anche se quest’ultime sono difficilmente visibili attraverso uno spesso mantello. Cerchiamo soprattutto nella zona intorno alla testa, al collo e alle zampe anteriori, e intorno alla base della colonna vertebrale, per verificare se ci sono grovigli di peli arruffati nel punto in cui è stata inferta la ferita. Controlliamo anche la presenza di piccoli buchi.

La rottura dell’ascesso è accompagnata da fuoriuscita di un pus giallastro, denso e maleodorante, e, maggiore sarà questa uscita, meglio è. Quasi sempre il gatto mostra immediatamente segni di miglioramento ed è perfino in grado di riprendere a mangiare. Rimuoviamo i peli dalla ferita e laviamo via il pus fuoriuscito con acqua tiepida e salata o con acqua ossigenata diluita. Se l’ascesso non si rompe nel giro di uno o due giorni, è bene far intervenire chirurgicamente il veterinario per drenare la zona interessata. In caso di piccole ferite, un trattamento antibiotico immediato riduce di solito l’insorgere di ascessi e di altre complicazioni potenzialmente dispendiose da risolvere. (Foto: Pinterest)

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