I gatti sono insieme predatori e prede, cacciatori e cacciati. Ecco quindi spiegato perché la sicurezza è il loro terzo istinto più marcato. Micio è un cacciatore di piccola taglia e a sua volta preda dei cacciatori più grossi. Il Felis silvestris lybica (gatto selvatico africano, noto anche come gatto del deserto) rappresenta un pasto prelibato per molti animali, fra cui iene, sciacalli, dingo, leoni, rapaci e grossi serpenti. Dal proprio antenato il gatto domestico ha quindi ereditato sia l’istinto del predatore sia la prudenza della preda.
Di fronte al pericolo incombente il gatto ha quattro possibilità: darsela a gambe, lottare, immobilizzarsi o cercare di tirarla per le lunghe (come, per esempio, cimentarsi in una prova di sottomissione o fare qualcosa di strano nel tentativo di dissuadere il nemico dai propri intenti omicidi). Lo scontro non è mai preferibile perché anche azzuffarsi con un animale della propria taglia, come magari un terrier o una volpe, può comportare ferite gravi. Le dimensioni ridotte poi non permettono di cavarsela con una minacciosa dimostrazione di forza. Tuttavia ciò non significa che, se messo alle strette, si rifiuti sempre e comunque di combattere. L’opzione più seguita è la fuga, possibilmente in un luogo posto in alto come un albero o una tettoia. Altezza è sinonimo di sicurezza.
Nell'ottica del gatto, comunque, il pericolo va evitato con ogni mezzo possibile: nascondendosi, cercando un ambiente sicuro e, di conseguenza, conoscendo il proprio territorio alla perfezione. Sapere dove si trova l’albero più vicino può salvargli la vita. Se decide di restare a difendersi, di solito significa che non sa dove rifugiarsi; è perfettamente consapevole del fatto che denti aguzzi e artigli affilati non possono quasi nulla contro un nemico grande e grosso. Per sentirsi al sicuro, quindi, Micio ha bisogno di un territorio familiare, di un luogo in cui riposare senza doversi preoccupare di aggressioni, un luogo in cui portare le sue prede e mangiarsele in santa pace, un luogo in cui partorire i cuccioli e uno in cui potersi sgranchire le zampe in tutta tranquillità.
In casa necessita di luoghi in cui potersi nascondere o dormire, altri da marcare strofinando la fronte e altri ancora dove poter graffiare a piacimento e lasciare messaggi odorosi per sé e per gli altri. Per Micio il nostro appartamento non è casa se non ha un odore familiare, e allora ecco che lascia il proprio sui mobili, nel nostro letto e su di noi, che siamo parte della famiglia e dobbiamo essere marcati con l’odore che la identifica. Nella mente felina familiare è uguale a rassicurante e nuovo a spaventoso. Il gatto odia le novità, ne è traumatizzato. Ecco perché, se capita di trasferirsi, occorre tenerlo chiuso nella nuova abitazione per due, quattro settimane, in maniera che abbia modo di esplorare ogni angolo, ogni anfratto, e di lasciare il proprio odore ovunque lo ritenga necessario.
Permettendogli di uscire troppo presto corriamo il rischio che scappi perché non considera la nuova casa un luogo sicuro cui fare ritorno. Tra i luoghi sicuri su cui poter contare non deve poi mancare un posto per i bisognini. Accovacciarsi, dopotutto, rende molto vulnerabili a eventuali attacchi. In nostro amico peloso - in particolare cuccioli, esemplari anziani e che hanno subito un forte spavento - dovrebbe avere sempre a disposizione una cassettina igienica, anche se in genere tende a fare i propri bisogni all'aperto.
CONSIGLIO FELINO
Di ritorno da una visita dal veterinario o da una pensione, diamo a Micio il tempo di esplorare il suo territorio. Vedremo che inizierà a girare per casa e per il giardino, controllando con attenzione le demarcazioni e i confini. Talvolta deciderà che è il caso di annunciare il ritorno e ribadire il controllo strofinando, graffiando o spruzzando determinati punti in modo da assicurarsi che il suo territorio ‘sappia’ di lui. (Foto: Pinterest)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
CERCA
NIKIEZORRO
ARTICOLO IN EVIDENZA
L’indole innata del gatto
Il gatto non potrebbe sopravvivere senza l’istinto, senza quei comportamenti così profondamente radicati nella sua natura. L’istinto aiuta g...
ARTICOLI PIÙ POPOLARI
-
Il «gatto rugginoso» (Prionailurus rubiginosus) è uno dei più piccoli rappresentanti della famiglia dei Felidi; nonostante sia sempre stat...
-
In genere i gatti ‘prendono la scossa’ se masticano cavi elettrici, entrano in contatto con cavi scoperti o a causa di fulmini. Non bisogna ...
-
L’Exotic Shorthair è una razza creata dall'uomo, per avere un gatto dal carattere e dall'aspetto del Persiano ma con un mantello men...
-
Vivere con un gatto prevede la necessità di conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. Il gatto è un animale straordinariamente i...
-
Il nome gatto tartarugato (una variante del gatto calico) deriva dal termine inglese tortoiseshell (a guscio di tartaruga), e viene utilizza...
ARCHIVIO BLOG
-
►
2022
(144)
- dicembre (10)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (14)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
►
2021
(145)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (13)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (14)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
▼
2020
(144)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (11)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (12)
ETICHETTE PRINCIPALI
accessori
acqua
addestramento
adozione
affinità
aggressività
alimentazione
amore
anatomia
animali domestici
ansia
anziani
aspetto
astrologia
benessere
caccia
carattere
castrazione
cibo
comportamento
comunicazione
convivenza
crescita
cucciolo
cure
dieta
divertimento
erba gatta
estate
giocare
giochi
graffiare
gravidanza
igiene
instagram
interazione
inverno
leggende
lettiera
libro
linguaggio
litigare
malattie
mantello
microchip
nutrizione
orientamento
origine
parassiti
pelo
pericoli
preda
prevenzione
primavera
problemi
pulizia
randagismo
razze
ricette
sabbietta
salute
sensi
smarrimento
socializzazione
spazzolare
sterilizzazione
stress
sviluppo
territorio
trasportino
unghie
vaccinazioni
vecchiaia
veterinario
viaggiare
vocalizzazione
zampe
COMMENTI RECENTI
MODULO DI CONTATTO
«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
0 commenti:
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.