Oltre che dai parassiti interni, Micio può essere afflitto da fastidiosi animaletti che colpiscono l’epidermide. Il più comune parassita esterno del gatto è la pulce, che può appartenere alla varietà felina, canina o umana. Le attenzioni di questi piccoli e fastidiosi animali succhiasangue costringono il gatto a grattarsi, torcersi e leccarsi per l’irritazione. Se osserviamo da vicino il pelo del gatto, potremmo non essere in grado di individuare nemmeno uno di questi insetti sfuggenti: ma la loro presenza è chiaramente tradita da ciò che sembra polvere di carbone sul pelo, cioè i loro escrementi.
I gatti vengono anche infestati da due tipi di pidocchi, che possono attaccarsi a qualunque punto del corpo, ma di solito prediligono la testa. Se viviamo in campagna, Micio può prendere le zecche ovine vagabondando per i campi. Sono creature che succhiano il sangue gonfiandosi fino a somigliare a mirtilli. In autunno, il manifestarsi di dermatiti irritanti può essere causato dagli acari del grano, mentre gli acari del pelo possono provocare forfora. Varie specie di acari amano annidarsi nella pelle del gatto e sono all'origine della scabbia, una cronica infiammazione della pelle. Le zone più comunemente interessate sono la testa e le orecchie. La tigna è un fungo parassita della pelle che provoca lesioni cutanee. Se sospettiamo la sua presenza, chiediamo al veterinario di confermare la diagnosi e poi sottoponiamo il gatto a un trattamento antimicotico orale o con apposite lozioni a uso esterno.
Teniamo d’occhio, soprattutto mentre facciamo i check-up settimanali, qualunque traccia di infiammazione o eventuali zone prive di pelo. Se ci sembra che qualcosa non vada, chiediamo subito un consiglio professionale oppure, se siamo certi della causa, usiamo polveri antiparassitarie o le gocce ad azione locale. Le pulci depongono le uova sul gatto senza cementarle al pelo, come i pidocchi, quindi è molto probabile che le uova giacciano in incubazione in casa, sui tappeti e sui mobili e, soprattutto, nella cuccia. Usiamo speciali spray per trattare le zone dove vive il gatto e bloccare la schiusa delle uova.
Se troviamo una zecca addosso a Micio, seguiamo queste semplici mosse: divarichiamo bene il pelo in modo da evidenziare la zecca e assicuriamoci che sia una zecca e non una neoformazione cutanea o un capezzolo, prendiamo una pinzetta (in commercio ne vendono anche di apposite per l'estrazione delle zecche e sono particolarmente comode), afferriamo la zecca il più vicino possibile alla cute del gatto (dobbiamo prenderle la testa, non il corpo), a questo punto o ruotiamo delicatamente o tiriamo leggermente in modo da estrarla senza decapitarla (le mascelle sono affondate nell'epidermide e se restano dentro possono provocare ascessi).
Qualora la testa della zecca dovesse rimanere nella cute del gatto può capitare che si formi un granuloma infiammatorio che ci mette anche qualche mesetto a passare del tutto o - nei casi più sfortunati - una sovrainfezione batterica con sviluppo di ascesso che richiede medicazioni, antibiotico e a volte drenaggio. Tuttavia, meglio rischiare un ascesso che una malattia da zecca (come borreliosi o babesiosi). Fortunatamente, i gatti vengono infettati molto più raramente di quanto non accada al cane o agli esseri umani, anche se i gatti con un sistema immunitario debole ne sono spesso prede. Non bisogna dimenticare, inoltre, che le zecche che hanno infettato il gatto possono comunque anche attaccare altri animali o le stesse persone. (Foto: Pinterest)
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