Giocherelloni, pigri, vivaci, affettuosi, i gatti possono sorprenderci per le numerosissime sfumature del loro carattere, frutto anche delle esperienze e della relazione con il padrone. E pure il padrone, un po’ come un genitore, può essere più o meno autoritario e protettivo. Una ricerca sul comportamento umano condotta dall’università di Exeter nel Regno Unito ha studiato il carattere di chi possiede un gatto e ha individuato che esistono cinque grandi categorie di proprietari di gatti, dai preoccupati ai coscienziosi, fino agli osservatori tolleranti di qualsiasi comportamento.
Per studiare le più comuni caratteristiche dei padroni di gatti i ricercatori hanno svolto diverse interviste e analizzato numerose dichiarazioni all’interno di lettere raccolte su giornali inglesi per alcuni anni. Sulla base di questo materiale hanno selezionato oltre 60 affermazioni che riassumono diversi atteggiamenti e comportamenti umani nei confronti degli amici felini. Queste dichiarazioni possono a loro volta essere raggruppate in cinque grandi categorie.
Secondo gli scienziati dell’Università di Exeter i proprietari di felini domestici possono quindi essere classificati nelle seguenti distinte categorie (tecnicamente cluster):
1. Badanti coscienziosi. I gatti dovrebbero poter uscire, possibilmente all’interno di recinzioni, disapprovano le abitudini di caccia del micio e si sentono responsabili del suo comportamento, specie nei confronti degli uccelli.
2. Difensori della libertà. Lasciano libero il gatto senza restrizioni; se il felino va a caccia, è indice di un comportamento normale e aiuta a tenere sotto controllo la popolazione dei roditori.
3. Guardiani tolleranti. Per il gatto, i benefici dell’uscire di casa sono maggiori dei rischi. Anche se non apprezzano le abitudini di caccia del micio, sono consapevoli che fanno parte della sua natura.
4. Proprietari “vivi e lascia vivere”. Per un gatto è naturale fuoriuscire dall’abitazione, con tutti i rischi che comporta, così come è naturale cacciare; non si preoccupano che le abitudini di caccia del gatto possano danneggiare la fauna.
5. Protettori preoccupati. La sicurezza del felino è la loro principale motivazione nei rapporti con l’animale; tendono a trattenere il gatto in casa per evitare che si possa perdere, o che possa venire catturato o ucciso.
Lo studio universitario - i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Ecology and the Environment - ha constatato che vi sono delle differenze profonde tra il gatto che vive in città e quello di campagna, soprattutto per la caccia a roditori e uccelli, aspetto che dovrebbe responsabilizzare i proprietari dei gatti cacciatori, soprattutto nei confronti dei volatili. (Foto: Pinterest)
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