Il problema sorge quando l'ambiente circostante è eccessivamente ricco di stimoli che il micio potrebbe faticare a comprendere e gestire, come rumori improvvisi, odori forti, sbalzi eccessivi di temperatura. Inoltre va sempre valutato con massima attenzione il luogo in cui intendiamo portare il gatto: dovrà essere uno spazio appartato e possibilmente senza cani, il gatto difficilmente se ne farà un problema (sa che può essere difeso da noi), ma i cani potrebbero reagire in modo sconnesso causando non pochi problemi.
Se il nostro gatto risponde a questi requisiti possiamo provare a portarlo un po' fuori, magari senza uscire dallo stabile, giusto per abituarlo gradualmente all'abbandono della casa. Tuttavia, è utile ricordare di non usare mai guinzagli improvvisati che si allacciano solo al collarino, ma solo prodotti appositi con pettorina.
Far passeggiare un gatto, regala all'animale una vita più ricca: molti amano stare fuori, godersi il cinguettio degli uccelli, o il profumo dell'erba appena tagliata, proprio come molti umani. Certamente, non tutti i gatti hanno voglia di camminare al guinzaglio, ma dovrebbero almeno avere l'opportunità.
Molti felini desiderano anche annusare in giro, osservare e rotolarsi nella sabbia, nell'erba e nella sporcizia, e soprattutto adorano graffiare dei veri alberi. Quando è fuori casa, il gatto usa il suo cervello in modo differente e soprattutto è più riflessivo. Il gatto ragiona di più, ragiona su come usare il suo corpo e infine sperimenta meglio gli odori. Dare a un gatto la possibilità di esplorare quello che lo circonda, può rendere migliore la sua vita quotidiana, ma se un gatto non mostra interesse per i grandi spazi, la sua decisione dovrebbe essere rispettata.
Per motivi di sicurezza, è fondamentale iniziare l'allenamento tra le mura dell'appartamento. Prima di tutto, procuriamoci un'imbragatura con guinzaglio e lasciamola dentro casa in modo che il gatto ci possa giocare e odorarla così da non esserne spaventato. In seguito, chiudiamo l'imbragatura intorno al felino in maniera corretta e che ci stia dentro comodamente. Infine, lasciamo che il micio indossi il tutto dentro casa. Trascinando con sé il guinzaglio, si abituerà ad averlo intorno al proprio corpo. Può essere d'aiuto premiarlo e distrarlo con del cibo mentre allo stesso tempo lo si infila nell'imbragatura.
Quando siamo pronti a farlo uscire, apriamo la porta e lasciamolo odorare in giro e scegliere dove andare (mentre lo teniamo al guinzaglio). Se possibile, lo spazio all'aperto dovrebbe essere chiuso da una recinzione, e senza rumori e stimoli d'ogni sorta.
Se viviamo in città, portiamolo in luoghi più tranquilli, senza rumori assordanti e persone nei dintorni che possano opprimerlo. Una volta che hanno assaporato il sapore degli spazi aperti, alcuni gatti potrebbero aspettare davanti la porta e provare a correre fuori quando è aperta. Dobbiamo fargli capire che l'unica possibilità che ha di uscire è con la sua pettorina.
Solo quando sarà a suo agio, aggiungiamo la passeggiata alla lunga lista delle cose che possiamo fare insieme. Se il nostro gatto non è fatto per una vita al guinzaglio ma vogliamo comunque fargli scoprire spazi nuovi, proviamo un ambiente artificiale, in cui il felino può camminare liberamente. Uno spazio da costruire nel nostro terrazzo o giardino, e poi proviamolo insieme. Questo tipo di attività può aiutare a rafforzare il rapporto tra il gatto e il suo padrone ma, soprattutto, ogni gatto dovrebbe avere la possibilità di passeggiare con le proprie zampe in mezzo alla natura.
Alcune razze sono più disciplinate di altre all'uso del guinzaglio. I Persiani tendono a non amarlo molto, ma i Blu di Russia in particolare, oltre a molti Siamesi e Birmani, si appassioneranno alle passeggiate al guinzaglio. Se decidiamo di addestrare al guinzaglio il nostro gatto, cominciamo presto, quando è ancora un cucciolo. Non dobbiamo comunque insistere se Micio si mostra infastidito dall'addestramento al guinzaglio, o si spaventa quando si trova all'esterno. I gatti sono animali cauti per natura e paurosi se messi di fronte a stimoli sconosciuti. Non aspettiamoci che ci trotterella allegramente accanto durante la passeggiata: un gatto si comporta in modo diverso da un cane. Bisogna invece resistere alla tentazione di lasciar libero il gatto quando le cose vanno bene; senza vincolo, qualsiasi rumore o movimento improvviso e allarmante può indurlo a fuggire. (Foto: Pinterest)
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