lunedì 20 settembre 2021

Tumori nel gatto: i campanelli d'allarme

Il tumore consiste in una massa di cellule anormali che continua a crescere e a dividersi incontrollatamente. I tumori benigni non si propagano in altre parti del corpo né invadono i tessuti vicini; quelli maligni, invece, hanno la capacità di invadere i tessuti sani circostanti o di propagarsi agli altri organi attraverso il sistema sanguigno. Molto spesso, quando usiamo il termine ‘cancro’, facciamo riferimento a un tumore maligno. Ci sono diversi tipi di cancro. I carcinomi e i sarcomi sono tumori solidi che nascono in vari tessuti, mentre i linfomi sono cancri solidi che hanno origine dai globuli bianchi.

Come nell’uomo, anche nei felini il cancro può essere dovuto a diverse cause, tra cui l’esposizione ai raggi solari o ad agenti chimici. Nei gatti, almeno due tipi di virus, quello della leucemia felina (FeLV) e quello dell’immunodeficienza felina (FIV) possono evolvere in cancro. Nel gatto, tuttavia, i tumori sono meno frequenti rispetto al cane. La castrazione e la sterilizzazione dei maschi e delle femmine ha ridotto la frequenza di tumori ai genitali. La pelle e il sangue del piccolo felino sono gli organi più colpiti dalle neoplasie. Per gli animali domestici oggi sono disponibili gli stessi strumenti diagnostici di cui ci si serve in medicina umana: esami radiografici, scintigrafia, ecografia, TAC, risonanza magnetica nucleare. Sono tanti i progressi in campo terapeutico. 
 
Dal momento che un gatto colpito da tumore deperisce in poco tempo, bisogna intervenire tempestivamente. Se notiamo una escrescenza, una ferita che non si rimargina (ad esempio i gatti bianchi sono soggetti a un tumore della pelle che colpisce le orecchie), se palpiamo un nodulo o una tumefazione e notiamo che cresce o si indurisce, se insorgono cambiamenti aspecifici (come la mancanza di appetito o di forze) o la semplice perdita di peso, non esitiamo a portare Micio dal nostro veterinario, in quanto possono essere il primo segnale dell’insorgere di una neoplasia. Nei gatti anziani un tumore è spesso una diagnosi probabile, ma molte altre malattie possono manifestarsi con gli stessi sintomi. 
 
I tumori benigni possono essere asportati chirurgicamente e in qualche caso, se si tratta di lipomi o cisti che non danno fastidio e non crescono, possono essere lasciati in sede. I tumori maligni devono essere asportati rapidamente e in maniera radicale. I veterinari ricorrono agli esami istologici per stabilire la corretta natura del tumore e programmare l’eventuale radioterapia e/o chemioterapia. I gatti sopportano meglio dell’uomo queste terapie citostatiche, in parte perché nel loro caso si usano dosi più leggere per evitare effetti collaterali che pregiudichino le funzioni vitali, e in parte perché sembrano essere geneticamente più tolleranti. 
 
Una buona alimentazione costituisce una delle misure essenziali per un gatto malato di cancro. In linea di massima i cibi commerciali di alta qualità sono validi, ma alcuni felini potrebbero avere particolari esigenze dietetiche. I cibi caldi emanano un odore più allettante e stimolano l’appetito. Talvolta può essere necessario nutrire Micio con un sondino per superare l’inappetenza o l’incapacità di mangiare. La perdita totale di appetito indica la presenza di un problema grave, come un dolore incontrollato, o di un effetto collaterale dovuto al trattamento ricevuto. In questo caso è sempre opportuno rivolgersi al veterinario. (Foto: Pinterest)

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