venerdì 22 ottobre 2021

La convivenza tra gatti

Sebbene si consigli spesso di tenere due gatti in modo che si facciano compagnia l'un l'altro, specialmente quando il proprietario è fuori casa tutto il giorno, sembra che i gatti domestici non formino gruppi sociali e non abbiano bisogno, in realtà, della compagnia di altri gatti. Sostanzialmente i gatti sono individualisti e sono adatti ad un'esistenza solitaria; questo è vero per tutti i felini, ad eccezione del leone e del ghepardo. La sola relazione duratura che si ha naturalmente tra i gatti è quella che si forma tra la mamma e i suoi piccoli. 

Ma anche questo legame non dura oltre il tempo in cui i gattini raggiungono la pubertà; a questo punto il gruppo si scioglie e ogni individuo va per la sua strada. Di conseguenza, a meno che non si voglia avere due gatti, non è indispensabile procurare al gatto un compagno. Ricordiamo che quando si inserisce un nuovo micio in un ambiente, il gatto già presente può avere all'inizio la sensazione che il suo territorio sia stato usurpato e può reagire con rabbia e senso di frustrazione. Tuttavia, se due gattini vengono allevati insieme, generalmente accettano il diritto reciproco di essere presenti ed è improbabile che si verifichino questi problemi. Uno dei vantaggi che deriva dall'avere due gatti può essere che, nel caso debbano essere lasciati in una pensione per gatti, avranno con loro un compagno familiare. 

Quando un certo numero di gatti è obbligato a vivere assieme perché vengono tutti rinchiusi nello stesso allevamento o nello stesso ambiente familiare, essi imparano a tollerarsi reciprocamente e a comportarsi senza troppi problemi. In questi gruppi vi è spesso un gatto (normalmente un maschio) che è dominante e pretende di mangiare per primo e di adagiarsi o di dormire nel luogo che sceglie. Talvolta, si può identificare anche un ‘vice-capo’, e a volte vi possono essere uno o due gatti che sono chiaramente degli emarginati sociali e devono mangiare dopo tutti gli altri e occupare i posti meno comodi per dormire. 

Ma, d'altra parte, non vi è la stessa struttura gerarchica rigida per i gatti come si può vedere in altre specie sociali come i cani, dove il ‘rango’ di ciascun individuo è ben stabilito. Quando possono, i gatti preferiscono evitarsi l'un l'altro e quindi risparmiarsi gli inconvenienti della convivenza. La demarcazione del territorio per mezzo di odori può servire ad avvertire altri gatti che potrebbero incontrare il gatto 'occupante' e quindi di essere prudenti. A causa dell'assenza di una gerarchia di dominio, gli incontri fortuiti, specialmente tra i maschi, vanno a finire spesso in combattimenti perché nessuno si riconosce come inferiore. (Foto: Pinterest)

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