Alcuni gatti addirittura sbavano, come se si aspettassero di succhiare il latte e questo atto in genere è accompagnato da sonore fusa. Quindi, se il micetto avverte il bisogno di comportarsi così, lasciamolo fare. I morsi, invece, sono un'altra faccenda e vanno scoraggiati da subito. La ragione può essere un tentativo da parte del gatto di attirare la nostra attenzione, o l'effetto della cosiddetta petting aggression, l'aggressività da carezze. I gatti non amano le sedute di toelettatura troppo lunghe, quindi un paio di morsi sulla mano potrebbero essere un modo per dirci: ‘quel che è troppo è troppo, smettila’.
Se Micio ci punge con le unghie mentre fa la pasta in grembo, alleniamolo a ritrarle. Accarezziamogli le zampe finché non ritira gli artigli, dicendo qualcosa come ‘piano piano’ in tono tranquillizzante, aggiungendo il suo nome. Quando ritira gli artigli, lodiamolo e diamogli un premio alimentare. Ripetiamo questo semplice esercizio quando si presenta l'occasione e vedremo che quasi certamente il micio imparerà a ritirare le unghie. Di solito ci vogliono un paio di settimane, anche se certi gatti hanno bisogno di parecchi mesi.
Tutto ciò che occorre è una paziente ripetizione seguita da una ricompensa verbale e alimentare. A volte, tra i tre e i sei mesi il cucciolo morde perché ha problemi di dentizione. Quando comincia a mettere i denti, bisogna offrirgli oggetti adeguati, come alimenti per gatti da masticare o speciali giocattoli da mordere, disponibili nei negozi specializzati. Bisogna poi incoraggiarlo con le lodi affinché ne faccia uso. Per dissuaderlo dal provare la sua nuova dentatura su di noi, possiamo soffiargli forte sul musetto quando ci prova. Evitiamo in tutti i casi di sculacciarlo! (Foto: Pinterest)
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