Poiché il mangime per gatti ha un maggior contenuto di proteine di quello per cani, spesso Fido lo considera una golosità. Tuttavia non è adatto ai cani, e il nostro felino potrebbe non avere nessuna voglia di dividerlo. Quindi spostiamo le ciotole in un punto dove il gatto possa mangiare senza essere disturbato.
E che dire della cassetta igienica? Anche in questo caso, accertiamoci che sia in un punto al sicuro dal cane, per la pace del gatto ma anche per impedire che Fido indulga in un pericoloso vizio canino: mangiare le feci feline. Una cassetta coperta può essere la soluzione, ma l’idea migliore è organizzare la zona in modo che il cane non si possa avvicinare. Il metodo da usare dipende dalle dimensioni dell’animale. Mettere una gattaiola alla porta di una stanza che non usiamo tiene fuori i cani di grossa taglia. Mettere la cassetta igienica nella vasca di un bagno degli ospiti che non usiamo spesso terrà a bada la maggior parte dei cani.
Non permettiamo che il cane insegua il gatto: teniamo Fido al guinzaglio per correggere questo comportamento fin dal principio. Non dobbiamo costringere il gatto a interagire col nuovo arrivato: lasciamo che gestisca l’intruso a modo suo e con i suoi ritmi.
Anche se non ci sembra giusto, perché il gatto è arrivato per primo, se reagisce male allo stress (per esempio non usa la cassetta) potremmo dover riprendere i metodi di presentazione - durante il processo di acclimatazione - e dover tenerlo chiuso in una stanza sicura con il suo cibo, l’acqua, la cassetta igienica, il tiragraffi e i giocattoli, e procedere in questo modo:
- prendiamo il nostro gatto e mettiamolo nel trasportino, poi sistemiamolo in un locale sicuro. Facciamo quindi entrare il cane tenendolo al guinzaglio e lasciamo che i due si diano un’occhiata. Poi facciamo uscire il cane, chiudiamo la porta della stanza e lasciamo che il gatto esca dal trasportino quando è pronto a farlo. Se da principio non vuole farlo, lasciamolo in pace, tenendo però lo sportellino aperto e uscendo dalla stanza. Verrà fuori quando si sentirà pronto.
Teniamo i due animali separati per una decina di giorni circa, dando a entrambi affetto e gioco. Poi un giorno, con noi in zona a sorvegliare, lasciamo aperta la porta della stanza del gatto. Non costringiamoli a stare insieme. Per un paio di settimane permettiamo che gli animali si abituino ai rispettivi odori, possiamo anche mettere un cancelletto per bambini alla porta della stanza sicura in modo da tenere il cane fuori.
Sarà il gatto a scegliere il livello di interazione. Non bisogna tollerare atteggiamenti aggressivi da parte del cane. Teniamolo al guinzaglio fino a quando tutti non si sono calmati. La negoziazione dei rispettivi territori può essere una faccenda prolungata e delicata, e dobbiamo lasciare che la gestiscano da soli, ignorando soffi, ringhi e occhiatacce.
Nell’effettuare la scelta di un cane da affiancare al nostro Micio di casa, assicuriamoci che sia già abituato ai gatti oppure che appartenga a una razza adatta alla convivenza. Meglio evitare, per esempio, levrieri e cani da caccia. Evitiamo sempre di lasciarli da soli fino a quando non li vedremo entrambi tranquilli in presenza l’uno dell’altro. Alcuni cani e gatti mantengono una tregua armata, altri diventano grandi amici. Tuttavia queste cose richiedono tempo, quindi armiamoci di pazienza! (Foto: Pinterest)
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