Un gatto che aggredisce le caviglie non è diventato matto, né indisponente. Sta solo giocando e non riesce a dosare bene la forza: capita soprattutto con i soggetti tolti troppo presto alla mamma e che non hanno imparato bene l’inibizione del morso. Nel gatto adulto invece la paura può essere motivo di questo estroso comportamento: quando sente un rumore forte o percepisce una minaccia, attacca con violenza la prima cosa che capita a tiro, in questo caso, le caviglie del padrone che passava di lì in quel momento.
A volte, questa aggressività è provocata dal dolore, forse articolare: l’animale diventa aggressivo perché sta male e non si rende conto dell’origine di questa sensazione sgradevole. Quindi, aggredisce la prima cosa che gli capita sotto gli occhi. Altre volte, può essere un luogo chiuso a generare ansia nel felino. Capita che i gatti che vivono solo in casa siano poco stimolati e, annoiati e frustrati, fanno agguati all’umano. Questo perché non possono mettere in atto i loro abituali comportamenti, ovvero esplorare e andare a caccia, e per scaricare le energie trovano altri modi.
Inoltre, per il gatto questo comportamento è simile a quando, da piccolo, faceva la lotta con gli altri gattini. Se ci mordicchia o non ci provoca dolore quando morde, e lo fa solo quando gli diamo da mangiare o giochiamo con lui, sta semplicemente dimostrando il suo affetto e gratitudine. È molto importante non rinforzare questo comportamento e ignorarlo, per fargli capire che può esprimere queste cose in maniera sicura: è per questo che dovremo ricorrere al rinforzo positivo solo quando si comporta davvero come desideriamo.
Anche sgridarlo, allontanarlo o metterlo in castigo sono modi per rinforzare comportamenti perché se il gatto sta cercando di attirare la nostra attenzione ci sta riuscendo. Per fare in modo che un gatto smetta di fare una certa cosa, bisogna ignorarlo perché se non riceve nessuna risposta, smetterà di attirare l'attenzione in quel modo. Niente urla e guai a gesticolare, o peggio a camminare verso di lui. Sono comportamenti che lo faranno solo arrabbiare di più.
Quando il piccolo felino sarà nuovamente tranquillo, meglio portarlo dal veterinario per capire se ci sia un problema di salute alla base del suo comportamento, che sia un dolore articolare, una cistite o altro ancora. Se è tutto nella norma, meglio consultare un veterinario comportamentalista, il quale, valutata la situazione, l’ambiente e le abitudini dell’animale, sicuramente ci indicherà il modo migliore per stimolarlo e far scomparire questa brutta abitudine. (Foto: Pinterest)
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