venerdì 3 giugno 2022

Il gatto e l’acqua: un rapporto complicato

Alcuni gatti sono affascinati dall’acqua e siedono rapiti accanto a un rubinetto che gocciola, come se si aspettassero di veder spuntare un bel topolino da un momento all’altro. Sono divertiti dal movimento e dal gioco di luci dell’acqua e non di rado preferiscono bere direttamente dal rubinetto. Consigliare di lasciarlo gocciolare solo per far contento Micio sarebbe insensato e contrario a qualsiasi etica ambientalista, tuttavia potremmo optare per un abbeveratoio come ormai ne esistono molti in commercio, con l’acqua che scende da un piccolo canale direttamente in una ciotola.

Una specie di fontanella in miniatura che ha buone possibilità di incontrare l’interesse dei gatti amanti dei rubinetti gocciolanti. Se, invece, il nostro gatto dovesse dimostrarsi indifferente all’acqua, proviamo comunque a lasciare in giro per casa più di una ciotola, evitando di porla accanto al cibo. Per quanto a noi sembri l’ubicazione migliore, in realtà per il gatto è proprio l’opposto poiché in natura, dopo aver cacciato, trasporta la preda in un luogo tranquillo per mangiare e solo successivamente pensa a placare la sete. 

Esemplari che hanno accesso all’esterno spesso preferiscono bere da una pozzanghera fangosa o da un laghetto da giardino, una possibilità preclusa a chi è costretto a vivere in casa. Come sappiamo, però, al gatto piace poter scegliere ed è per questo che è meglio fornirgli almeno due ciotole per l’acqua, collocate in punti ben distinti. Tanto basta per renderlo più contento e spronarlo a bere di più; una corretta idratazione è essenziale per proteggere l’attività renale e prevenire le malattie dell’apparato urinario. Un'unica accortezza: cambiamo l’acqua di frequente. (Foto: Pinterest)

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