lunedì 12 settembre 2022

Gatti mordaci: bulli a quattro zampe

Esistono gatti che usano denti e artigli con prepotenza per obbligare gli umani a fare ciò che vogliono ma anche per attirarne l'attenzione, perché sono troppo lenti a riempire la ciotola, perché cercano di spostarli dal letto, perché passano loro accanto senza degnarli di uno sguardo e, talvolta, anche perché smettono di accarezzarli. Si tratta spesso di gatti allattati con il biberon. Quando mamma gatta decide di svezzarli, impedisce ai cuccioli di succhiare dal capezzolo, insegnando loro a sopportare la frustrazione e, al tempo stesso, a mantenere l'autocontrollo.

I gattini allattati col biberon non ricevono mai un simile rifiuto e quindi non imparano a sopportare l'insoddisfazione, trasformandosi il più delle volte in adulti che si rapportano con l'uomo senza alcun timore di essere puniti. Questi gatti non impiegano molto a scoprire che il morso è molto efficace. Denti aguzzi conficcati nella carne obbligano una persona a smettere di fare ciò che al gatto non va. In altre parole, mordere attira l'attenzione (un'altra alternativa valida è spruzzare i mobili di casa!). La maggior parte di noi non capisce che, quando il gatto cerca di farsi notare, si accontenta di qualsiasi tipo di interesse: un urlo, un grido di dolore, un dito che si agita o anche una semplice occhiataccia significano attenzione. 

Se vuole essere considerato Micio, non ha che da fare ciò che il suo umano ritiene sbagliato e mordere è davvero un ottimo sistema. Funziona sempre Per quanto possa risultare difficile, ostentare indifferenza è l'unica arma a nostra disposizione. Niente grida, nemmeno di dolore, bisogna dare l'impressione di non aver nemmeno notato l'attacco distogliendo lo sguardo e dando le spalle al gatto. Può rivelarsi utile proteggere gambe e caviglie con indumenti quali, per esempio, stivaloni di gomma, copri pantaloni di cuoio alla cowboy (vanno benissimo quelli del costume di Carnevale!), stivaletti o un bel paio di calzini spessi. 

Se dobbiamo spostare Micio da una sedia, indossare un paio di guanti molto spessi oppure utilizzare una scopa ricoperta con qualcosa di morbido. Alcuni esemplari mordono quando si smette di accarezzarli, ma ricordiamo che siamo noi e non il gatto a dover avere il controllo della situazione. Indichiamo che è l'ora delle coccole suonando un campanellino o stendendoci uno stuoino in grembo. Se ci salta in braccio prima che abbiamo suonato il campanellino o preparato il secondo, alziamoci e lasciamo che cada piano a terra senza toccarlo. 

Spesso con questi esemplari si rivela molto utile il clicker training. Quando imparano a rispondere alle esortazioni di un addestratore, il quale non manca mai di premiarli con una ghiottoneria, questi despoti sempre pronti a farsi ubbidire a suon di morsi e graffi si trasformano in compagni di vita davvero eccellenti. Il clicker training inverte i ruoli nel rapporto passando all'uomo tutte le responsabilità. Per quanto possa sembrare strano, il gatto si diverte così tanto con questo tipo di addestramento da convincersi di aver trovato un nuovo modo per ottenere dal proprietario ciò che vuole. Insomma, si tratta di uno dei rari casi in cui sia l'uomo sia il gatto ne escono vincitori. (Foto: Pinterest)

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