lunedì 26 settembre 2022

Razze gatti: il Singapura

Nel 1974 una coppia di americani, Tommy e Al Meadows, che in quell'anno passarono le vacanze sull'isola di Singapore, furono attratti da questo gatto che all'apparenza sembrava una piccola lince. Gli abitanti dell'isola li consideravano gatti randagi che per procurarsi il cibo rovistavano nelle pattumiere tanto che avevano dato loro il soprannome di 'gatti di gogna'. Tommy Meadows, oltre a essere una semplice turista, era anche un'allevatrice di gatti a pelo corto e una nota giudice di gara negli Stati Uniti; la tentazione di selezionare una nuova razza fu tale che, quando ripartì da Singapore, portò in America una coppia di gatti.

Il successo del Singapura fu talmente grande che attraversò l'oceano e arrivò in Europa, dove conquistò subito il cuore degli allevatori francesi che non persero tempo e costituirono immediatamente un club nazionale finalizzato alla diffusione della razza e al suo riconoscimento nel Vecchio Continente. Il mantello del Singapura è di colore sabbia con ticking marrone, molto simile al pelo degli Abissini. Il pelo, appunto, corto e setoso, può sembrare più lungo nei cuccioli, ma questa peculiarità è dovuta alle piccole dimensioni dell'animale (può pesare anche meno di 3 kg). Il Singapura è, quindi, un gatto dalla taglia molto ridotta, ma il corpo è compatto, proporzionato e armonioso. 

La forma della testa è arrotondata, con mento pronunciato, naso corto e profilo dritto. Gli occhi, grandi e leggermente ovali, sono circondati da un bordino di colore nero; il loro colore - nocciola, verde o giallo - cambia nei cuccioli dopo la nona settimana di vita. Le orecchie sono abbastanza grandi e piuttosto a punta sulla parte anteriore. La coda, non particolarmente lunga, presenta una punta di color marrone molto scuro. Le zampe sono robuste ma non massicce, è consentita striatura sulla parte interna. I piedi sono piccoli e ovali, con cuscinetti marroni e peli scuri tra le dita. Il colore del sottopelo presenta diverse tonalità dell'avorio, più scuro sul dorso e più chiaro sui fianchi. 

Il Singapura, soprattutto da cucciolo, è un gatto particolarmente curioso; si adatta bene a vivere in appartamento e dimostra l'affetto tipico delle razze orientali. In presenza di estranei tende a diventare piuttosto timido e diffidente, ma difficilmente si lascia andare ad atteggiamenti aggressivi. È un grande estimatore delle comodità che offre la vita d'appartamento, anche se non disdegna qualche uscita all'aria aperta. Non ha nessun problema a convivere con altri animali pur preferendo sempre la compagnia degli esseri umani. Di solito si lega a un'unica persona da cui si separa a fatica. Non è un gran chiacchierone, piuttosto predilige attirare l'attenzione con delicate zampate. 

È un gatto che mangia qualsiasi cosa, ma un'alimentazione a base di cibi di buona qualità specifici per gatti è sempre la scelta ottimale per mantenerlo in buona salute. Più che il mantello, che necessita solo una spazzolata settimanale, a richiedere cure specifiche sono gli occhi del Singapura che tendono a lacrimare copiosamente e vanno quindi puliti ogni giorno. Un'ultima nota: se per i gatti le porte chiuse sono fastidiose, per il Singapura rappresentano un'inaccettabile mancanza di rispetto nei suoi confronti. (Foto: Pinterest)

2 commenti:

  1. Non ho mai visto un Singapura ma...riconosco nell'ultimo punto il nostro Tesly! Mangia qualsiasi cosa (è già stato operato a vita o morte per un corpo estraneo nell'intestino), i suoi occhietti vanno puliti quasi tutti i giorni e odia le porte chiuse!! :)

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    1. "(è già stato operato a vita o morte per un corpo estraneo nell'intestino)" 😞😞

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