venerdì 5 maggio 2023

Come spazzolare il gatto: tecniche

Se lavoriamo su un tavolo o su una superficie sopraelevata, la nostra schiena ci ringrazierà. Poniamo un tappetino di gomma sul tavolo o su un altro ripiano stabile, in modo che il gatto possa stare ben saldo. Si sentirà più sicuro se potrà evitare di scivolare da tutte le parti e cercare di mantenere l'equilibrio. Facciamo attenzione che il tavolo, o il ripiano su cui lavoriamo, sia uno spazio al quale il gatto ha libero accesso, in modo da non inviare messaggi contraddittori. Se abbiamo un gatto a pelo lungo, valutiamo l'opportunità di acquistare un tavolo apposito da toelettatore.

Se ci sentiamo più comodi con il gatto sulle ginocchia, copriamo le gambe con un asciugamano spesso, per raccogliere il pelo ed evitare di farci male, se il gatto dovesse affondare gli artigli. È però noto che i gatti diventano più impazienti se vengono spazzolati in questo modo, perché sentono caldo. Inoltre, con un gatto acciambellato sulle nostre gambe, è più difficile raggiungere tutte le parti del corpo.

GATTI A PELO CORTO

Iniziamo con la spazzola di gomma ovale, da passare descrivendo dei cerchi, in modo da sollevare la forfora e il pelo morto. Al gatto questo piacerà. Prendiamo ora il cardatore e passiamolo con delicatezza dalla nuca lungo il corpo, sui due lati della spina dorsale. Attenzione a non passarlo sopra la spina dorsale. Sulle parti del corpo dove dovremo dare passate brevi, siamo particolarmente delicati. Passare il cardatore su torace e pancia del gatto può essere difficoltoso. Si può sollevare il gatto in modo che stia sulle zampe posteriori. È meglio tenere il gatto di spalle, chinandosi leggermente su di lui, in modo che si senta sostenuto, e reggendolo all'attaccatura delle zampe anteriori. 

Se il gatto preferisce stare seduto, alziamogli una zampa alla volta, delicatamente, per raggiungere l'ascella e la zona sottostante. Non ruotiamo la zampa, ma teniamola sollevata quel tanto che serve per raggiungere l'area retrostante. Nella stagione delle pulci, passiamo il pettinino fine nella pelliccia per catturare le pulci e i loro escrementi (pettiniamo sempre nel senso del pelo). Una volta terminato di spazzolare, lucidiamo il mantello passandovi sopra una pezza scamosciata o un riquadro di velluto. sempre nella direzione di crescita del pelo. Se il nostro gatto ha un pelo cortissimo aderente alla cute, passiamo a una spazzola con setole morbide. Non usare il cardatore! Terminare sempre con la pezza scamosciata. Sarà comunque necessario il pettinino antipulci.

GATTI A PELO LUNGO

Iniziamo con il pettine a denti larghi, partendo dalla base della coda e pettinando una sezione di pelliccia alla volta. Alziamo il pelo per pettinare il sottopelo; è il modo migliore per sistemare con ordine un mantello fitto e controllare che non ci siano nodi invisibili. Procediamo così dalla coda verso la testa. Facciamo attenzione alle zone problematiche, come l'attaccatura delle zampe, dietro le orecchie e nella zona dei genitali, perché è facile non vedere le zone infeltrite. Siamo molto delicati; se incontriamo nodi o infeltrimenti, sciogliamoli con le dita senza tirare la pelle. Se il nodo è inestricabile, usiamo uno spray scioglinodi oppure cospargiamo il pelo con amido di mais e continuiamo a pettinare. 

Non dimentichiamo la collottola, il torace e il ventre, per raggiungere i quali solleviamo il gatto come descritto nella procedura per i gatti a pelo corto. Alcune persone trovano più semplice pettinare la parte inferiore con il gatto disteso su un fianco: impareremo con la pratica cos'è meglio per noi e per il micio. Quando abbiamo finito con il pettine a denti larghi passiamo al pettine intermedio, procedendo sempre con delicatezza. Questo secondo passaggio ci permetterà di trovare altri nodi. Potremmo notare che il gatto sta agitando la coda, questo è un chiaro segnale che sta perdendo la pazienza: senza diventare sbrigativi, cerchiamo di concludere. A proposito di code: va pettinata anche quella, sempre con delicatezza e senza indugiare. I gatti non amano farsela toccare.

GATTI NUDI

Se abbiamo un gatto Sphynx che presenta una cute untuosa, può essere necessario fargli un bagno ogni sette-dieci giorni. Questo tipo di gatto, però, non deve prendere freddo, quindi assicuriamoci che la stanza da bagno abbia una temperatura confortevole. Dopo il bagno, asciughiamo il gatto con un telo caldo, sostituendolo quand'è umido. Gli asciugamani possono essere riscaldati nell'asciugatrice.

Se tra un bagno e l'altro dovesse essere necessario eliminare l'accumulo di sebo, usiamo salviette detergenti per pulire la pelle fra le pieghe. Se lo Sphynx presenta una iperproduzione sebacea che gli occlude i pori, chiediamo al veterinario di prescriverci una lozione astringente da usare nelle zone interessate. (Foto: Pinterest)

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