Collarino gatto: sì o no?

Ci sono un certo numero di valide ragioni per cui potremmo voler mettere un collarino al nostro gatto: per agganciarci una «chiave» magnetica che gli permette l'accesso esclusivo alla gattaiola; per far capire ai vicini che non è un gatto randagio; per attaccarci una medaglietta con i contatti telefonici. Esiste anche una ragione un po' meno valida: mettere il collare al gatto per soddisfare unicamente una nostra esigenza estetica, ci piace vedere quei collari decorati e fantasiosi, o di marca, attorno al suo collo. Nessun collare dovrebbe essere portato solo per moda, ma se pensiamo che il nostro gatto dovrebbe portare un collare per la sua stessa sicurezza allora ci sono delle considerazioni importanti da fare.

Tipi di collare 

Il mercato offre oggi collari di molti tipi diversi. Innanzitutto, il collare deve essere fatto in modo da sganciarsi se il gatto si impiglia in qualcosa. Molti collari hanno una parte elastica, ma funzionano solo se l'elastico si allunga abbastanza da permettere al gatto di sfilare la testa. Secondo gli esperti il miglior tipo di collare è quello che ha una chiusura (clip) anti-strangolamento e che si apre quando il collare è sottoposto a una sufficiente pressione, come quella del corpo del gatto. Occorre controllare bene questi collari, perché alcuni tipi sono più resistenti di altri. Se ci appendiamo una confezione di zucchero o un peso da un chilo e vediamo che non si apre, allora si può dire che non è del tutto sicuro per il nostro gatto. Evitare anche campanellini e altri oggetti penzolanti dal collare perché il gatto potrebbe impigliarcisi con le unghie. I magneti che fanno aprire le gattaiole sono rinomati per attirare anche altri oggetti di metallo, quindi non sorprendiamoci troppo se il nostro gatto tornerà con un chiodino attaccato al collare.

Regolare il collare 

I collari mal regolati causano un tipo di ferita molto comune che si osserva spesso dai veterinari. Se la procurano in modo particolare i gatti che si smarriscono, quando nel loro vagare vanno a impigliarsi da qualche parte. Nel tentativo di liberarsi, spesso il gatto fa passare una zampina attraverso il collare, che si dispone perciò a mo' di armacollo. Questo causa una terribile lesione da sfregamento sotto l'ascella del gatto, che alla fine si infetta. La ferita purtroppo ha tempi di guarigione molto lunghi, perché c'è molto movimento di pelle in quella zona. Regolare bene il collare dovrebbe evitare questo rischio.

Strano a dirsi, il collare dev'essere perciò abbastanza stretto e lasciarvi introdurre al massimo due dita. Quando glielo mettiamo per la prima volta, l'animale potrebbe irrigidire i muscoli del collo. Una volta fatta la prova delle due dita, ci sembrerà di averlo messo bene, ma poi il gatto si rilasserà e il collarino penderà come una collana. Controllare sempre di averlo regolato bene una volta che il gatto si sarà abituato a portarlo, perché probabilmente a quel punto dovremo stringerlo ancora. Spesso il gatto protesta le prime volte che gli si sistema un collarino, iniziando a camminare o a correre all'indietro, tenendo la testa bassa, grattandosi furiosamente e tentando di strapparselo via con la bocca. Se glielo sistemiamo un attimo prima di mangiare o prima di fare il suo gioco preferito, forse lo distrarremo abbastanza da rendere l'esperienza molto meno traumatica. 

Un'ultima cosa sui collarini: se vogliamo portare il nostro gatto a passeggio, non tentiamo di agganciare un guinzaglio al collare tradizionale. In questo caso bisogna utilizzare la pettorina, che prende sia il collo sia il petto dell'animale: è più sicura per il gatto ed è a prova di fuga. Inoltre ricordiamo che i collarini antipulci non sono efficaci quanto i più recenti trattamenti spot-on. (Foto: Pinterest)