mercoledì 21 novembre 2018

Sette vite? Per qualcuno addirittura nove!

Si dice spesso che i gatti abbiano sette vite. Nei paesi anglosassoni queste vite sono addirittura nove. Gli inglesi infatti dicono ‘To have nine lives as a cat’ (avere nove vite come i gatti). Le storie che sembrano confermare il proverbio sono moltissime e tutte incredibili. Ma molto probabilmente questa strana idea è nata per l'aura di mistero che ha sempre circondato questi piccoli felini. Grazie al corpo flessuoso e alle doti fisiche, i gatti sembrano capaci di cavarsela in ogni situazione di pericolo, perciò, con un pizzico di fortuna, anche il nostro amico potrà vivere a lungo. L'aspettativa media di vita di un gatto domestico è di 15 anni, anche se molti arrivano a celebrare il 20esimo compleanno. Un acuto senso dell'equilibrio aiuta questi animali a evitare o sopravvivere a molte situazioni pericolose.

I gatti, fra i maggiori e provetti equilibristi della natura, possono, senza prestarvi troppa attenzione, camminare sul più sottile dei rami o sul bordo di uno steccato. Sfruttano segnali di informazione e ordini inconsci, che collegano occhi, orecchio interno e cervello. La coda aiuta a mantenere l'equilibrio perché funge da contrappeso, benché anche le razze prive di coda, come il Manx, riescano a cavarsela bene. L'azione combinata di vista, udito e cervello entra in gioco anche quando un gatto cade dall'alto. Funzionando simultaneamente questi organi calcolano e di conseguenza correggono la posizione del corpo in caduta, in modo che prima la testa, e poi il tronco e le zampe, si allineino rapidamente per attutire l'impatto. I gatti che cadono da grandi altezze spesso subiscono meno conseguenze di quelli che cadono da altezze ridotte.

Se un gatto precipita dalla finestra di un edificio, le ferite aumentano progressivamente in base al piano, ma solo fino al settimo, dopo di che la gravità dell'infortunio diminuisce. Ciò accade perché, dopo essere caduto da un'altezza di circa cinque piani, il gatto raggiunge la massima velocità, che poi rimane stabile. Il meccanismo dell'orecchio interno non registra più alcuna accelerazione, e si disattiva. Il gatto si rilassa e allarga le zampe, come se fosse appeso a un paracadute in caduta libera. La discesa si stabilizza e, inoltre, un corpo rilassato ha molte meno probabilità di fratturarsi di un corpo in tensione. Un gatto che cade da un’altezza inferiore non ha la possibilità di fare queste manovre e rallentare la caduta. Bisogna tenere conto anche che i gatti discendono da felini che stavano sulle piante, abituati a «volare», a differenza di cani e uomini. Ecco spiegate le tante vite del gatto, di cui però è meglio non abusare. Se Micio non sta bene, di corsa dal veterinario, perché quando si ammala sul serio fa presto a bruciarle tutte. (Foto: Pinterest)

3 commenti:

  1. Non avrei mai pensato che un micio che cade oltre il 7. piano avesse più chance di non farsi tanto male. La spiegazione è veramente da esperti, brava Niki!

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