L'Angora Turco fece il suo debutto in Europa all'inizio del Novecento, quando fu importato per essere utilizzato nei programmi di allevamento del gatto Persiano e scomparve come razza a sé stante. Tuttavia la Turchia attribuiva grande valore a questa razza e lo zoo di Ankara istituì un programma di allevamento per preservarla. Negli anni cinquanta i militari americani, di ritorno a casa, raccontarono di bellissimi gatti che avevano visto nello zoo di Ankara. Nel 1961, lo zoo di Ankara autorizzò l'esportazione verso gli Stati Uniti di una coppia di esemplari che divenne la base del nuovo programma di allevamento.
Negli anni successivi, altri gatti dello zoo di Ankara furono importati in Nord America, dove la razza fu istituita nel 1970 e ottenne il pieno riconoscimento nel 1972. Le origini degli Angora Turchi vanno ascritte allo zoo di Ankara. Grazioso e ricoperto da una pelliccia setosa, è un gatto di media grandezza, le femmine variano tra i 3 e i 4 kg di peso, mentre i maschi non devono superare i 4,5–5 kg. La struttura del corpo, seppur muscolosa (grazie alla quale compie dei salti ampi e potenti), è leggera ed elegante. L'impressione generale è quella di un gatto molto slanciato, robusto, ben proporzionato, agile, aggraziato e fluido nei movimenti, dotato di zampe lunghe e affusolate, tronco snello e coda molto lunga e affusolata con attaccatura larga e sottile in punta. Viene portata bassa, ma senza toccare il suolo; in movimento assume una posizione dritta o ricurva, arrivando a toccare quasi la testa.
Le zampe anteriori sono leggermente più corte delle posteriori e le spalle e le anche hanno la stessa larghezza. I piedini sono piccoli e rotondi. La testa è triangolare, di grandezza da piccola a media. Cranio largo. Mascelle affilate. Gli occhi sono grandi, accennata la forma a mandorla, leggermente obliqui. Tutti i colori sono accettati in relazione al mantello. Le orecchie hanno forma lunga e appuntita, proporzionata rispetto alla forma cuneiforme della testa; attaccate in alto sulla testa; larghe alla base, con dei ciuffi di pelo sulle punte. Posizionate ben dritte sulla testa. Il pelo dell'Angora è serico, sottilissimo e assolutamente privo di sottopelo. È medio sul corpo e si allunga sulla gorgiera, sulla coda - che deve essere molto fornita - e sui calzoncini. I maschi hanno una gorgiera più sviluppata delle femmine.
La varietà più famosa e tradizionale è l'Angora Bianco, ma esiste anche in molti altri colori. Originariamente il mantello bianco e occhi azzurri erano accompagnati dall'handicap di sordità, ma grazie a una dura selezione fu debellato il problema. La varietà ad occhi impari, conosciuta come Ankara Kadi, viene considerata la più antica. Il pelo estivo si presenta molto più corto rispetto a quello invernale. Contrariamente a quanto si creda, l'Angora non ha difficoltà a conservare bianco il suo pelo e, grazie anche alla mancanza del sottopelo, la toelettatura si rivela molto semplice: per mantenere in ordine il suo splendido mantello, basterà spazzolarlo 1-2 volte alla settimana. È buona abitudine abituarlo fin da piccolo a farsi fare il bagno, per una pulizia più approfondita del pelo.
È un gatto curioso, affettuoso e molto coccolone. Si affeziona a un solo membro della famiglia, con il quale instaura un rapporto di amore e rispetto. Segue il suo compagno umano ovunque e ama dormire al suo fianco. Se ignorato farà di tutto per attirare l'attenzione finché non la ottiene. È definito un 'gatto parlante', perché oltre che ascoltare attentamente il suo padrone, cercherà di rispondergli 'gorgheggiando', se lo si tratta in modo brusco si chiude in un atteggiamento sdegnoso. Molto dinamico, equilibrato, ma soprattutto intelligente, è sufficiente sgridarlo una volta per fargli capire l'errore. È un gatto facilmente addestrabile e spesso si dimostra un gran campione in cat-agility. È difficile che si dimostri aggressivo anche nelle situazioni più critiche, e ciò lo rende estremamente affidabile e decisamente portato per la pet-therapy.
Benché sia un gatto vivace, l’Angora si adatta a tutte le situazioni - alla vita di appartamento o all’aria aperta - e alla convivenza con altri animali. Sa adeguarsi molto bene anche alla vita con persone che lavorano full-time e in genere non risente delle ore in cui viene lasciato solo in casa. Richiede però anche un po' di impegno ed è raccomandabile dedicargli sempre almeno un'ora di attenzioni al giorno o dargli la compagnia di un altro animale. È un giocherellone instancabile, trova sempre modo e tempo per divertirsi. È anche puntuale e preciso: pretende che si rispettino gli orari dei pasti o delle coccole. È il gatto ideale per chi ama una razza elegante ma non troppo sofisticata, per chi cerca un animale libero e fiero, affettuoso ma non troppo appiccicoso. (Foto Wiki)
mercoledì 27 febbraio 2019
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
CERCA
NIKIEZORRO
ARTICOLO IN EVIDENZA
L’indole innata del gatto
Il gatto non potrebbe sopravvivere senza l’istinto, senza quei comportamenti così profondamente radicati nella sua natura. L’istinto aiuta g...
ARTICOLI PIÙ POPOLARI
-
Il «gatto rugginoso» (Prionailurus rubiginosus) è uno dei più piccoli rappresentanti della famiglia dei Felidi; nonostante sia sempre stat...
-
In genere i gatti ‘prendono la scossa’ se masticano cavi elettrici, entrano in contatto con cavi scoperti o a causa di fulmini. Non bisogna ...
-
L’Exotic Shorthair è una razza creata dall'uomo, per avere un gatto dal carattere e dall'aspetto del Persiano ma con un mantello men...
-
Vivere con un gatto prevede la necessità di conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. Il gatto è un animale straordinariamente i...
-
Il nome gatto tartarugato (una variante del gatto calico) deriva dal termine inglese tortoiseshell (a guscio di tartaruga), e viene utilizza...
ARCHIVIO BLOG
-
►
2022
(144)
- dicembre (10)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (14)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
►
2021
(145)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (13)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (14)
- febbraio (12)
- gennaio (10)
-
►
2020
(144)
- dicembre (11)
- novembre (13)
- ottobre (13)
- settembre (13)
- agosto (7)
- luglio (11)
- giugno (13)
- maggio (13)
- aprile (13)
- marzo (13)
- febbraio (12)
- gennaio (12)
ETICHETTE PRINCIPALI
accessori
acqua
addestramento
adozione
affinità
aggressività
alimentazione
amore
anatomia
animali domestici
ansia
anziani
aspetto
astrologia
benessere
caccia
carattere
castrazione
cibo
comportamento
comunicazione
convivenza
crescita
cucciolo
cure
dieta
divertimento
erba gatta
estate
giocare
giochi
graffiare
gravidanza
igiene
instagram
interazione
inverno
leggende
lettiera
libro
linguaggio
litigare
malattie
mantello
microchip
nutrizione
orientamento
origine
parassiti
pelo
pericoli
preda
prevenzione
primavera
problemi
pulizia
randagismo
razze
ricette
sabbietta
salute
sensi
smarrimento
socializzazione
spazzolare
sterilizzazione
stress
sviluppo
territorio
trasportino
unghie
vaccinazioni
vecchiaia
veterinario
viaggiare
vocalizzazione
zampe
COMMENTI RECENTI
MODULO DI CONTATTO
«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
Sono rimasta di sasso nel leggere che la razza è preservata grazie allo zoo di Ankara!
RispondiEliminaBellissimo gatto. Uno splendore!
Che meraviglia! Anch'io stupita dalla sua storia!
RispondiElimina