Per prima cosa bisogna capire se il gatto è sterilizzato e se ha un padrone. Se così non fosse, si può procedere con cattura, sterilizzazione e adozione. Se, invece, si riesce a risalire a un padrone, bisogna spiegargli la situazione è chiedergli di tenere il gatto in casa durante la notte, se è questo il periodo in cui è solito intrufolarsi dove non dovrebbe e aggredire gli altri gatti. Per convincerlo a rientrare, il padrone può, per esempio, cercare di attirarlo con il suo cibo preferito. Lo stesso ragionamento vale se invece il despota preferisce entrare in azione durante il giorno.
L'ideale è comunicare a tutti i vicini con gatti (e soprattutto a quelli delle vittime) gli orari di sicurezza e attaccare al collare del colpevole un paio di campanellini che ne annuncino la presenza per tempo, dando così modo di correre ai ripari in caso di trasgressione al coprifuoco. Anche il proprietario della vittima, però, deve fare la sua parte, ovvero tenere chiuse porte o finestre da cui l'aggressore possa entrare e, se presente, bloccare la porticina per il gatto e rivestirne entrambi i lati con cartone abbastanza spesso. Se possiede un giardino, deve poi cercare di ricostruire il percorso dell'aggressore e, dove possibile, bloccarne gli accessi.
Se la vittima mostra comunque la voglia di uscire, il padrone deve premurarsi di accompagnarla, ricordandosi però di non far mai mancare una cassetta igienica in casa. Se poi, in un qualsiasi momento, dovesse volere piena libertà di movimento, sarebbe opportuno installare una gattaiola che gli garantisca l'accesso esclusivo, anche se purtroppo nessun modello oggi in commercio è in grado di fermare un 'invasore' molto determinato. Il confinamento tra le mura di casa può essere fonte di grande stress per il despota: il suo padrone dovrà quindi impegnarsi a rendere l'ambiente domestico il più stimolante e accogliente possibile.
Un buon numero di giacigli, in particolare, gli permetterà di riempire il troppo tempo libero dormendo a suo piacimento. Non devono poi mancare sufficienti occasioni di gioco, soprattutto la mattina presto e la sera, o comunque nei momenti della giornata in cui il gatto si mostra più attivo, così da permettergli di scaricare le energie in eccesso. Purtroppo questo tipo di atteggiamento non è sempre arginabile e, nei casi irriducibili, può rendersi necessario far traslocare il despota in luoghi che presentino una minore popolazione felina. (Foto: Pinterest)
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«Nella casa dove vive un gatto nero non mancherà mai l'amore.»
Noi abbiamo nel quartiere un gatto dispotico e non è per nulla gradevole come situazione. Adora venire da noi ma non va d'accordo con Ninive e dobbiamo sempre stare attenti e farlo andare via quando notiamo la sua presenza.... Pensiamo che il problema venga dal fatto che non è castrato ma il suo padrone è contrario.
RispondiEliminaOoops, per fortuna non mi è mai capitato ne di averne uno tra i nostri, ne nelle vicinanze. Deve essere un bel problema! Per quanto riguarda la sterilizzazione non voluta dai padroni, beh, sappiamo cosa ne pensiamo....
RispondiElimina