venerdì 19 luglio 2019

Convivenza con Micio: gli errori più comuni

Non c'è da stupirsi che i gatti siano gli animali domestici più diffusi in Europa e nel mondo: sono adorabili, affascinanti, baffuti, giocherelloni, misteriosi e sornioni. Potremmo stare a guardarli per ore mentre si muovono con grazia e agilità, e amiamo coccolarli e viziarli con bocconcini e carezze. Ma siamo certi di conoscere davvero il nostro Micio? Chiunque viva con un gatto lo ama, spesso alla follia, e lo riempie di attenzioni. A volte però, può capitare che queste attenzioni siano eccessive o sbagliate, e finiscano per dargli fastidio. Siamo sicuri di sapere quali sono le cose che lui probabilmente odia?
1) Coccole e carezze (se in eccesso)

La differenza principale tra un cane e un gatto? Sta in un vecchio detto: "Se un cane ti salta in braccio, è perché ti ama; se lo fa un gatto, è perché il tuo grembo è più caldo". I cani, infatti, amano quasi sempre le coccole; i gatti quando... ne hanno voglia. Per molti gatti, essere afferrati, accarezzati o seguiti da vicino è fonte di stress. Sono loro a dirci quando hanno voglia di attenzioni, miagolando o strusciandoci sulle nostre gambe. Per regolarci, prestiamo attenzione al loro linguaggio corporeo: basta un po' di attenzione per capire se i nostri gesti di affetto li mettono a disagio.

2) Mancanza di attenzioni

Ci sono gatti timidi e gatti che amano stare al centro dell'attenzione, ma tutti hanno una cosa in comune: non vogliono sentirsi abbandonati. Anche se i nostri impegni ci costringono per molte ore fuori casa, lasciare il nostro Micio solo a lungo può essere un problema: l'ansia da abbandono può portarlo a crisi di aggressività, con danneggiamento di oggetti (dai divani graffiati agli "incidenti" fuori dalla lettiera). Quando torniamo a casa dal lavoro, perciò, non dimentichiamo di dedicare 10 minuti al nostro gatto: renderà felice e rilassato lui, ma anche noi.

3) "Invasori" nel suo territorio

I gatti sono animali territoriali e ogni nuova presenza nel loro spazio può essere fonte di stress; vale per i bambini (che amano molto i gatti ma spesso non sono riamati) ma anche per i cani o gli altri gatti. Se ne portiamo uno nuovo in casa, anche se cucciolo, prestiamo attenzione a come i due interagiscono: l'istinto ad affermarsi come esemplare "alfa" può causare lotte e zuffe anche feroci.

4) Rumori molesti

Clacson, tuoni, fuochi d'artificio, urla o musica alta, ma anche uno starnuto brusco, possono allarmare un gatto e far scattare la sua aggressività: è la risposta alla paura e alla sensazione di pericolo. Se non possiamo evitare i rumori esterni, cerchiamo almeno di non sbattere le porte o urlare tra le pareti di casa.

5) Il taglio degli artigli

Questa pratica, che a noi può sembrare normale, è un trauma per il gatto, che può sentire un forte dolore e diventare stressato e vulnerabile. Il taglio è sconsigliato in particolare per i gatti che sono abituati a uscire all'esterno, perché li priva delle loro difese naturali.

6) Viaggi

Ai gatti viaggiare non piace affatto: da creature abitudinarie, amano la loro routine e il loro territorio. In più, un veicolo in movimento può creare loro stress e disagio anche fisico, con episodi di vomito. Se proprio dobbiamo spostarci con il nostro gatto, il trasportino è indispensabile: un animale agitato in braccio può scappare e saltare nell'abitacolo della macchina come una scheggia impazzita, con gravi rischi per noi e per lui!

7) Odori molesti

I gatti non hanno l'olfatto sviluppato come i cani, ma anche per loro questo è un senso importante. E se il loro profumo preferito è probabilmente il nostro odore, ce ne sono altri che non amano: meglio evitare di usarli in casa. Gli odori più "odiati" dai felini? Agrumi, banana, aceto, lettiera sporca (be', non sorprende), pesce non fresco, e, last but not least, altri gatti. I gatti detestano anche l'odore di alcune piante che possono essere dannose per loro, come l'eucaliptus. La natura è saggia!

8) Carezze sulla pancia

Come noi, anche i gatti hanno dei punti deboli: se vogliamo accarezzarli, c'è un punto del corpo assolutamente da evitare: la pancia. Il loro istinto li fa sentire in pericolo quando vengono toccati in quell'area, che è la sede di tutti gli organi vitali. Per le nostre carezze, scegliamo la base del mento, delle orecchie, della coda, e il muso, appena dietro i baffi. Le fusa non mancheranno!

9) L'acqua, naturalmente

Il luogo comune è proprio vero: i gatti odiano l'acqua. Con qualche eccezione: il gatto Turco Van, razza di colore bianco-rosso che nuota tranquillamente nel lago della Turchia da cui prende il nome. Se il nostro gatto non appartiene a questa razza, meglio evitare di fargli il bagno: a pulirsi se la cava benissimo da solo.

10) Non avere uno spazio tutto per sé

Per un gatto, avere una "confort zone" è fondamentale. Per questo dobbiamo creare per lui un angolino - una cuccia, uno stanzino, ma anche una scatola di cartone foderata - dove possa stare tranquillo quando ne ha voglia. I gatti non amano i contatti forzati con gli esseri umani, e dar loro uno spazio per stare in solitudine è un gesto d'amore e rispetto.

11) Punire con urla e gesti violenti

Come diciamo spesso, i gatti non fanno dispetti. Quelli che noi interpretiamo come dispetti, non sono altro che, il più delle volte, richieste di aiuto e modi per farci percepire un disagio. Un esempio: fare pipì fuori dalla lettiera. Ricordiamo ancora una volta che il gatto ha un linguaggio diverso dal nostro; non servirà a niente picchiarlo o urlagli contro, il gatto non capirà cosa gli vogliamo comunicare (che poi, a prescindere, usare la violenza è sempre sbagliato!). Possiamo fargli capire di aver avuto un atteggiamento corretto premiandolo con dei deliziosi snack o con il cibo per cui va matto, oppure facendolo giocare con il suo gioco preferito.

Questo elenco, probabilmente, non è completo: perché ogni gatto ha la sua personalità e, come sa ogni proprietario, ci sorprende tutti i giorni con nuove passioni, nuovi gesti e nuovi gusti. Non dimentichiamo che il gatto è un essere vivente e senziente, merita tanto amore quanto rispetto delle sue esigenze. Conoscerlo e osservarlo è una sfida, ma anche uno spettacolo affascinante, che ce lo rende ancora più prezioso! (Foto: Pinterest)

2 commenti:

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