venerdì 20 novembre 2020

Coda del gatto: i segnali più importanti

Le ossa che compongono la coda (vertebre caudali) rappresentano fino al dieci per cento dello scheletro. La coda è un importantissimo strumento per l'equilibrio: per esempio, se il gatto, camminando lungo una superficie molto stretta, muove la testa da un lato, la coda si sposta automaticamente dall'altro per mantenere la stabilità. La coda serve inoltre da contrappeso durante movimenti rapidi, come l'inseguimento di una preda. Quando poi fa freddo, viene avvolta intorno al corpo a mo' di sciarpa.

Il complesso e vigoroso intreccio di legamenti, tendini e muscoli che ne compongono il corpo permette al gatto domestico, unico tra i felini, di mantenere la coda ben dritta in verticale mentre cammina. I cugini selvatici la tengono piegata verso il basso o in orizzontale. Alcuni casi particolari sono rappresentati dal Manx, che è privo di coda, e da alcuni individui che possiedono una sorta di moncherino, frutto di una malformazione dell'intera spina dorsale che causa la fusione di alcune vertebre (o nei casi più gravi la spina bifida) privandoli di un mezzo d'espressione molto importante. 

Come abbiamo già visto, il gatto comunica con il linguaggio del corpo e anche la postura della coda è un prezioso indicatore del suo stato d'animo. Se è contento, ci da il 'bentornato' con la coda ritta, mentre se è particolarmente eccitato piega solo la punta. La coda ritta è anche un segnale amichevole nei confronti di un suo simile e spesso precede il tipico sfregamento di muso e corpo. Se invece viene agitata di continuo da una parte all'altra denota nervosismo e potrebbe precedere un'aggressione. 

Una punta che non smette di contrarsi indica una lieve irritazione, sintomo anche di un animale dolorante. Se il gatto è impaurito la coda è bassa e il pelo rigonfio. Un gatto aggressivo, infine, tiene la coda in posizione orizzontale e appena arcuata alla base. L'iperplasia della ghiandola sopracaudale, volgarmente detta 'coda dello stallone', è invece una disfunzione che può colpire specialmente i gatti maschi sessualmente attivi. In pratica si può dire che sia causata dal gonfiarsi della ghiandola sebacea che si trova alla base della coda. Può essere fonte di forti dolori. 

IN BREVE: 

- bassa e tra le gambe: "ho paura" 
- bassa e a "U": "sono appostato" 
- bassa e arruffata: "sono pronto a difendermi" 
- agitata da ampi movimenti: "sono nervoso" 
- alta e arruffata: "sono pronto ad attaccare" 
- alta e liscia: "sono rilassato e contento" 
- coda di una femmina piegata alla base e spostata di lato: "sono in calore". 
 
È comunque importante leggere il linguaggio del corpo nella sua totalità, perché, osservandone solo una parte come la coda, non si riuscirebbe ad avere la visione completa dello stato emotivo e fisico del gatto ed è quindi necessario far caso anche al cambiamento di alcune abitudini che possono rappresentare un segnale di allarme: si trascura (non si lava e il pelo è sempre più sporco); si gratta o si mordicchia continuamente fino a strapparsi il pelo; fa i bisognini fuori dalla lettiera; non ha appetito; beve con più frequenza. In questi casi il consiglio è quello di portarlo dal veterinario. (Foto: Pinterest)

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