mercoledì 8 aprile 2020

Quanto costa la comodità?

Come la cassetta igienica e la lettiera, anche il mangime per animali domestici è arrivato nella vita dei gatti, creato sia per la comodità dei proprietari (o forse soprattutto per questa), sia per le necessità degli animali. Il che non significa che anche i mici non abbiano guadagnato qualcosa. Gli alimenti pronti hanno liberato i gatti dal pensiero di doversi procurare i pasti, in modo da potersi godere le coccole, e quindi vivere esistenze più lunghe e sane che mai. Una buona alimentazione fa sì che Micio continui a fare le fusa per tanti anni, e scegliere un mangime adatto è sicuramente importante quanto tutto quello che facciamo nella speranza di regalare al nostro amico una vita longeva e felice.

Nel processo di elaborazione del cibo per gatti sono stati commessi alcuni passi falsi, questo è certo; anzi, certi problemi di salute sono stati causati proprio da carenze nutrizionali dei mangimi industriali. Due esempi degni di nota sono la cardiomiopatia dilatativa e la malattia del tratto urinario inferiore (FLUDT). Un altro problema, l’ipertiroidismo (che è sembrato comparire all'improvviso nei felini di tutto il mondo alla fine degli anni Settanta e che è ancora sconosciuto in zone dove il mangime per gatti non è così diffuso), è oggetto di attenzioni sempre maggiori da parte dei ricercatori esperti in nutrizione felina.

Che cosa scopriranno? Forse che qualcosa contenuto nel mangime o in altri prodotti industriali è responsabile della malattia o che, al contrario, la migliore alimentazione, le cure sanitarie e altri fattori hanno fatto sì che sempre più gatti vivessero più a lungo, portando alla luce i problemi tipici degli animali anziani. Di certo c'è che un'alimentazione squilibrata porterà alla tendenza a mangiare di più per compensare le carenze nutritive. Questo comportamento alimentare può diventare molto nocivo: obesità e bulimia non sono novità e parecchi gatti ne soffrono. Pertanto, è importante che l’alimentazione sia sempre adeguata al fabbisogno dell’animale. (Foto: Pinterest)

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