lunedì 1 febbraio 2021

Chi inventò la lettiera per gatti?

Un'idea geniale di Edward Lowe ha contribuito di certo a rendere il gatto da cacciatore di topi ad animale domestico. Prima della sua invenzione i gatti facevano i bisognini all'aperto - come molti continuano a fare - oppure in cassette riempite con sabbia, terra o segatura. Nessuna di queste era comunque una soluzione pratica per facilitare la pulizia e limitare l'odore. Negli anni '50 una gattofila di Cassopolis (Michigan), tale Kate Draper, andò a prendere della segatura in un negozio di ferramenta.

Qui si vendeva anche un tipo di argilla granulata, seccata in fornace, per assorbire le macchie delle perdite di olio nelle officine. Edward Lowe, figlio del proprietario del negozio, suggerì alla cliente di portare a casa un po' di quella argilla al posto della segatura. Quando la signora tornò per comprarne ancora, Lowe capì di aver fatto una vera scoperta. Iniziò a riempire dei sacchetti con un chilo e mezzo di argilla e ci scrisse sopra ‘lettiera per gatti’. 

Suggerì poi a un venditore della zona di vendere i sacchetti a 65 centesimi (a quei tempo la sabbia costava un penny ogni 500 gr). Il negoziante si fece una bella risata e allora Lowe cambiò strategia invitandolo a regalarla. Successivamente Lowe fondò la Edward Lowe Industries e il suo prodotto di punta nel 1964 prese il nome di ‘Tidy Cat’. La lettiera per gatti rese Lowe, scomparso nel 1995, multimilionario e ha rivoluzionato la vita degli umani conviventi con gatti. Per le lettiere costituite da minerali argillosi e agglomeranti occorrerà aspettare gli anni ´70. 

Quel che conta è che l’invenzione di questo signore ha aperto la strada a un miglioramento costante della tecnologia delle lettiere. Le vendite delle lettiere sono dell'ordine di 600-800 milioni di dollari all'anno (secondo il New York Times), e un terzo della cifra riguarda le marche fondate proprio da Lowe. Non si sa perché ma il nome del gatto di Kate Draper non si è mai saputo, in fondo un po' di credito è dovuto anche a lui... o a lei... (Foto: Pinterest)

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