Ciascun suono separato è dovuto a un'improvvisa riduzione della pressione dell'aria conseguente alla separazione delle corde vocali a destra e a sinistra. I muscoli della laringe vengono stimolati da impulsi nervosi venti-trenta volte al secondo. Ogni volta che questo succede, le corde vocali si uniscono in modo tale che la glottide (l'apertura che si trova tra le corde vocali) è chiusa e di conseguenza comincia a stabilirsi una certa pressione dell'aria.
Quando cessa lo stimolo del muscolo, le corde vocali si dividono improvvisamente e l'aria in pressione si libera producendo un suono.
Questa sequenza di fenomeni si verifica sia durante l'inspirazione sia durante l'espirazione, con l'intermezzo di una breve pausa, rilevabile da chi ascolta, tra ciascuna fase. Inoltre, durante l'espirazione, per impedire che la pressione dell'aria venga dissipata, il diaframma non si contrae in continuazione (come è normale), ma in una successione di brevi espulsioni che si alternano con le contrazioni dei muscoli della laringe. L'intensità del suono emesso dal gatto quando fa le fusa dipende da quanto il gatto è stimolato, ad esempio dalle carezze.
Spesso il gatto fa le fusa emettendo un suono di bassa intensità che quasi non è udibile, ma posando un dito sulla gola di Micio si possono rilevare delle vibrazioni nella laringe.
Per spiegare il meccanismo delle fusa è stata proposta un'altra teoria che però sembra improbabile. Secondo questa teoria, il rumore caratteristico del gatto che fa le fusa è dovuto a un aumento della velocità e della turbolenza del flusso del sangue nella vena cava posteriore che è la più importante vena che riporta al cuore il sangue proveniente dalla parte posteriore del corpo.
La turbolenza crea una vibrazione nella parete di questo vaso sanguigno nel punto in cui passa attraverso il torace e questa vibrazione viene poi trasmessa alla testa attraverso i passaggi dell'aria. Tuttavia, mentre vi è la prova scientifica della spiegazione data prima, quest'ultima sembra essere puramente ipotetica. Quel che però più stupisce noi umani è sentire i nostri amici pelosi emettere quello strano verso, delicato e sommesso, quando, per esempio, noi li coccoliamo o semplicemente siamo loro vicini.
Se le fusa, in questi casi, testimoniano lo stato di benessere del gatto è altrettanto vero che producono un effetto benefico anche nell’umano che le percepisce.
Il merito è delle basse frequenze emesse (25-50 hz) che sarebbero in grado di rilassare e liberare dallo stress, ma anche di favorire la guarigione di lesioni ai tendini, strappi ai muscoli e fratture alle ossa. Non solo: alcuni studi sostengono che tenere un gatto in caso migliori i livelli della pressione arteriosa, e questo forse anche proprio per via delle fusa. Inoltre le fusa del gatto avrebbero proprietà ansiolitiche, aumentando, in chi le percepisce, la produzione di serotonina, neurotrasmettitore che regola il buonumore. Insomma: agiscono come un vero e proprio antistress. (Foto: Pinterest)
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