I gatti non conoscono l’ansia e l’angoscia di vivere; gestiscono con saggezza i complicati rapporti con i loro simili e con gli esseri umani; sanno affrontare con serenità e dignità la morte, propria e altrui. Il famoso gatto di Montaigne, invidiabile esempio di equanimità. Meo, un acciaccato veterano della guerra in Vietnam, con la sua incrollabile capacità di godersi tutto quello che il Destino gli offre. La gatta della scrittrice Colette, Saha, deliziosa e perfida osservatrice delle umane gelosie. Parlandoci con divertimento e passione delle qualità uniche e ineffabili di questi (e molti altri) “gatti esemplari”, Gray ci insegna che la condizione umana si può anche osservare con occhi diversi da quelli degli uomini.
John Gray (1948) è un filosofo di fama internazionale; ha insegnato nelle università di Oxford, Harvard, Yale e alla London School of Economics. Tra i suoi principali libri pubblicati in italiano, Alba bugiarda. Il mito del capitalismo globale e il suo fallimento (Ponte alle Grazie, 1998), Cani di Paglia. Pensieri sull’uomo e altri animali (Ponte alle Grazie, 2003) e Al Qaeda e il significato della modernità (Fazi Editore, 2004). Nel 2017 ha vinto il premio Nonino.
Autore: John Gray
Editore: Rizzoli
Formato: Cartonato
Pubblicazione: 11/2020
Pagine: 208
Prezzo: € 16,00
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