venerdì 26 marzo 2021

Proteggere il gattino: le vaccinazioni

Nelle prime settimane di vita il gattino è protetto dall'immunità materna ricevuta mediante il colostro e il latte. A partire dalle 7-8 settimane di età, è essenziale che il micio sia vaccinato contro alcune fra le più pericolose malattie virali che possono affliggerlo. Fino a quando non sarà immune, bisogna però evitare che il gattino contragga un virus dai gatti di quartiere. Per questo è importante tenerlo lontano da simili fonti di contagio, possibilmente confinandolo in casa per le due settimane successive alla somministrazione della prima dose di vaccino.

I vaccini contro i quali i gatti vengono vaccinati sono i due che provocano l’influenza, quello della panleucopenia felina, causa della gastroenterite felina, e il virus della leucemia felina. In particolari aree geografiche, il gatto può anche essere vaccinato contro la rabbia. In alcuni Paesi è disponibile inoltre un vaccino contro la peritonite felina infettiva. Non esistono invece protezioni contro l’anemia felina infettiva non virale. La vaccinazione può essere praticata solo su animali sani. 

Anche se ci sono stati casi di reazioni anomale ad alcuni vaccini contro la leucemia felina, nella gran parte delle volte l’immunizzazione è priva di problemi e di effetti collaterali. Saltuariamente i vaccini possono causare temporanee reazioni locali o più generalizzate, ma sono facili da neutralizzare. La vaccinazione, ovviamente, non può proteggere l’animale che stia già incubando la malattia. Teniamo sempre il gatto in casa, finché non sarà vaccinato. 

In gran parte dei casi, la vaccinazione iniziale consiste in due iniezioni, a 3 o 4 settimane di distanza, la prima somministrata a 7-8 settimane di vita. Poi, servirà solo un richiamo una volta all’anno. I gatti possono venire vaccinati separatamente per ciascuna malattia. Se viene praticato, il vaccino antirabbico viene effettuato sempre da solo. Oggi si usano comunemente vaccini trivalenti che proteggono contro l’influenza felina, la gastroenterite e la leucemia con una sola iniezione. Comunque, è sempre necessario discutere con il veterinario la tempistica delle vaccinazioni. 

A vaccinazione avvenuta, riceveremo un certificato (o il veterinario apporrà timbri e firme sul libretto sanitario del micio). Teniamo questi documenti in un posto sicuro, per ricordare quando il gatto dovrà fare i richiami (alcuni ambulatori inviano per posta un promemoria) e per portarli dal veterinario quando sarà il momento. I documenti aggiornati, inoltre, sono indispensabili nel caso vogliamo lasciare per qualche tempo il micio in pensione. (Foto: Pinterest)

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