Corto, lungo o semilungo, il mantello del gatto è una vera arma di seduzione, ma anche e soprattutto una potente barriera protettiva contro sporcizia e infezioni. I gatti possiedono una cute particolarmente resistente ed elastica: con uno spessore variabile dai 0,4 ai 2 mm, è una preziosissima barriera contro la perdita di liquidi e la penetrazione di agenti esterni verso l’interno. Il sebo, una sostanza grassa utile alla formazione della pellicola protettiva di cute e pelo, è secreto dalle ghiandole sebacee collegate ai vari follicoli piliferi. Le ghiandole sudoripare si distinguono in apocrine ed eccrine.
Le prime, collegate anch’esse al follicolo pilifero, secernono uno speciale liquido alcalino altamente proteico e ricoprono l’intera superficie del corpo; le seconde, collegate invece alla cute, sono presenti esclusivamente sui cuscinetti delle zampe.
Il pelo protettivo costituisce la folta pelliccia esterna. Ogni pelo è piantato in un follicolo individuale della pelle e ogni follicolo può reagire in risposta ai segnali del sistema nervoso. Questa reazione permette al gatto di rizzare il pelo per ripararsi dal freddo o di fronte a un avversario per difendersi o per mostrarsi più minaccioso.
I peli intermedi, anche definiti setolosi, si trovano tra il pelo protettivo e il sottopelo. Si tratta fondamentalmente di peli ispidi, dall’aspetto frangiato, sottili nella parte finale e gonfi sulla punta, dalla duplice funzione isolante e protettiva. Possono essere ulteriormente suddivisi in lanuginosi, setolosi e setolosi di protezione.
In tutte le razze lo strato di pelo vicino alla pelle è costituito da soffice peluria che cresce a ciuffi da singoli follicoli. Il mantello delle razze Sphynx (a pelo quasi completamente glabro) e Rex (a pelo ondulato) costituisce un’eccezione.
Le vibrisse sono dei veri e propri peli tattili in grado di indicare al gatto al buio la presenza di eventuali ostacoli. Grossi e spessi, come si è già detto, sono parti essenziali per il meccanismo di sopravvivenza del gatto, e ogni perdita, per esempio in una lotta, compromette seriamente l’abilità di muoversi con sicurezza e di cacciare con velocità e precisione. Le vibrisse, oltre ad agire da ampia antenna e indicatore generale delle condizioni ambientali, sono determinanti anche nelle comunicazioni fra gatti.
Se notiamo che il nostro gatto non si pulisce, osserviamolo con attenzione: se persiste nel non farlo, potrebbe essere un segno di cattiva salute. Se, invece, il gatto si gratta spesso, anche violentemente, la causa potrebbe essere la presenza di parassiti nel pelo. Controllare quotidianamente il mantello del micio spazzolandolo è fondamentale per individuare ed eliminare piccoli problemi che, se trascurati, potrebbero degenerare in situazioni anche gravi, tali da compromettere seriamente lo stato di salute del nostro gatto.
Come ben sappiamo, due volte all’anno (in primavera e in autunno), il micio cambia pelo. Durante questo processo il mantello può assumere una colorazione diversa diventando più chiaro con la bella stagione e scuro con le basse temperature. Non tutti sanno, però, che anche il riscaldamento interno della casa, se troppo alto, può causare una muta parziale per consentire all’animale di adeguarsi all’ambiente in cui vive. Per garantire un mantello lucido, sano e morbido, non c’è nulla di efficace quanto l’olio di fegato di merluzzo; va somministrato al nostro gatto nel periodo della muta, sotto forma di perle o liquido. (Foto: Pinterest)
0 commenti:
Posta un commento
Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.