L'infiammazione lieve può non produrre segni visibili e spesso non necessitano di alcun trattamento. Se il problema è causato da un reflusso acido (una causa di bruciori di stomaco negli esseri umani), i farmaci che riducono l'acido dello stomaco possono dare sollievo. Il veterinario raccomanderà di alimentare il gatto con cibo leggero, povero di grassi e fibre, in piccoli pasti frequenti.
Se l'esofagite è grave, potrebbe essere necessario posizionare chirurgicamente una sonda da nutrizione nello stomaco, bypassando l'esofago per permettere al gatto di guarire. A volte, sono prescritti antibiotici per prevenire le infezioni batteriche.
I gatti, in genere, selezionano il cibo più accuratamente rispetto ai cani ma, occasionalmente, possono ingoiare un corpo estraneo che si blocca nell'esofago. Gli ossi sono i più frequenti, ma anche altri oggetti come aghi, filo, spago, legno e ami da pesca possono occultare l'esofago.
I segni comprendono un'eccessiva perdita di saliva, conati di vomito, rigurgiti e ripetuti tentativi di deglutire. Molti corpi estranei possono essere osservati dalle radiografie. Se si rinviene un corpo estraneo nell'esofago, il veterinario deve rimuoverlo il prima possibile. L'intervento chirurgico si rende necessario se è stato perforato l'esofago o se l'oggetto estraneo non può essere rimosso con un'endoscopia. La prognosi dipende ovviamente dalla gravità dell’esofagite e dalla presenza o meno di stenosi che non sempre può essere risolta sfruttando l’endoscopia. (Foto: Pinterest)
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