Dopo l'amputazione di un arto anteriore o posteriore, il gatto non incontra molte difficoltà per tenersi in equilibrio o per muoversi ed è in grado di compensare queste difficoltà in modo quasi completo. Tutto ciò è possibile grazie al movimento dei liquidi nei canali semicircolari dell'orecchio interno che fornisce informazioni sulla posizione della testa rispetto al suolo. Queste informazioni vengono inviate sotto forma di impulsi elettrici al cervello attraverso l'ottavo nervo cranico.
Il cervelletto interpreta questi segnali assieme alle sensazioni di tatto e di pressione da parte dei cuscinetti delle zampe e di altri parti del corpo e quindi invia gli impulsi nervosi per muovere correttamente i muscoli del corpo che permettono all'animale di mantenere l'equilibrio. La coda funziona da utile contrappeso quando il gatto si muove lungo passaggi molto stretti, come l'asta di un equilibrista. La coda oscilla da una parte all'altra per compensare le variazioni nella distribuzione del peso del corpo ad ogni passo.
La coda viene tenuta anche dritta all'indietro alla fine di un salto per contribuire ad arrestare il movimento in avanti del gatto. È interessante notare che il gatto Manx, come noto senza coda, ha le zampe posteriori più lunghe delle anteriori e che esse sono fornite di robusti muscoli ben sviluppati che spostano una certa parte del peso nella parte posteriore dell'animale e, probabilmente, contribuiscono a compensare la mancanza della coda. (Foto: Pinterest)
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