lunedì 28 marzo 2022

Gatti anziani: l'importanza dell'attività fisica

Nessun animale gioca tanto e in tutte le fasi della sua vita quanto il gatto. Sono tre le attività che ama più di ogni altra cosa: la caccia, il dolce far niente e il gioco. Non lo vedremo scattare sicuramente come una volta, i suoi movimenti saranno più lenti, i muscoli e le articolazioni meno elastici, concentrazione e resistenza diminuiranno, ma a volte la forza e la vitalità che il vecchio predatore riuscirà a tirar fuori all'improvviso ci stupiranno. Anche da anziano, un gatto non si tirerà mai indietro di fronte a una preda in movimento che risvegli il suo istinto di cacciatore.

Certo si stancherà prima, tuttavia anche pochi minuti al giorno saranno sufficienti per mantenerlo attivo ed evitare che cada nella noia. Quasi tutti i giochi felini finiscono per simulare la battuta di caccia: l'attenzione, l'agguato, l'impennata e il grande scatto sulla preda, l'uccisione e l'osservazione. Dopo, di qualunque cosa si tratti (lucertoline, farfalle, uccellini, topi di stoffa, tappi, palline, piume, persino una noce), il gatto si rilassa e continua a giocherellare con il malcapitato per molti minuti. 
 
Ci sono gatti abituati alla passeggiata quotidiana. Raramente un gatto anziano sarà propenso a indossare pettorina e guinzaglio, soprattutto durante la stagione fredda. Potremo ovviare alla sua naturale pigrizia inventando allegri 'percorsi casalinghi': sarà ben felice di seguirci dietro una succulenta ricompensa. Stimoliamolo con giochi nuovi, nei negozi specializzati avremo l'imbarazzo della scelta. I giochi che lo deliziano di più simulano la caccia al topo e all'uccellino. In alternativa, poiché è molto curioso, prepariamo una busta piena di carta morbida oppure uno scatolone pieno di palline o di scatole più piccole. 
 
Esplorare sarà lo scopo della giornata. Appoggiamo, in maniera che non cada, uno specchio o una superficie riflettente sul pavimento: cercare un gatto che non c'è lo farà impazzire di curiosità. Prendiamo una scatola di cartone, con le forbici pratichiamo dei fori abbastanza grandi da permettergli di infilare una zampa, mettiamoci dentro un campanello o una pallina e chiudiamola. Appendiamo con un filo resistente un cristallo in modo che rifletta mille disegni sulla parete. Il più classico dei giochi è il tappo di sughero legato a un elastico fissato alla maniglia della porta: il divertimento è assicurato. 

CONSIGLI UTILI 

- Se è pigro facciamolo giocare in due, tre riprese, almeno quindici minuti al giorno. Farà un gran bene alle sue articolazioni e al suo spirito. 

- Se abbiamo un giardino, lasciamolo uscire quando ne ha voglia ma non perdiamolo di vista e ogni tanto chiamiamolo. Il collare con la medaglietta potrebbe risultare utile, ma il rischio che rimanga impigliato su un ramo o che un altro animale possa afferrarlo è troppo alto. 

- Meglio non farlo mangiare prima di uscire e richiamarlo di tanto in tanto al suono dei suoi croccantini preferiti. 

- Attenzione ai gomitolo di lana, i fili spezzati sono pericolosi. 

- Se si struscia sulle nostre gambe, rotola su un fianco, inclina la testa su un lato, inarca la schiena e solleva dritta la coda ha una gran voglia di carezze e vuole giocare con noi: accontentiamolo! 

Ricordiamo anche che un gatto anziano, se è in buona salute, può fare tutto, perciò lasciamolo giocare quando ne ha voglia, stimolarlo al gioco va benissimo ma non perdiamolo mai d'occhio: ai primi accenni di affaticamento facciamo in modo, con gentilezza, che smetta. (Foto: Pinterest)

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