Chiediamo di poter entrare nel recinto per cercare di stabilire un contatto e, se ce lo rifiutano, cambiamo rifugio. Teniamo sempre a mente che buona parte degli ospiti di queste strutture di solito non è esattamente un esempio di educazione. C’è chi si libera di gatti un po’ difficili abbandonandoli nel campo più vicino, chi addirittura li butta fuori da un’auto (talvolta anche in corsa!) e chi, mostrando perlomeno un briciolo di buonsenso, li porta nei rifugi, ma di questi solo pochi hanno il coraggio di dire la verità, ossia che il gatto non è più benvoluto perché morde o spruzza in casa.
Se intendiamo adottare il nostro primo micio, o se abbiamo bambini o anziani in casa o, ancora, qualcuno di malato, dobbiamo assolutamente prendere un esemplare beneducato. Se morde o graffia non è adatto a convivere con bambini o comunque con persone con problemi immunitari. Chiediamo quindi espressamente un esemplare docile e affettuoso, cui poi ci avvicineremo per vedere se si lascia prendere in braccio. Dobbiamo sapere che spesso nei rifugi si trovano animali talmente affamati di contatto e amore che non esiteranno a saltarci in grembo e a profondersi in rumorose, incessanti fusa.
Questo è il gatto ideale per una famiglia con bambini che intendono avere un contatto molto stretto con l’animale e in cui comunque qualcuno resta sempre a casa.
Potrà sembrare strano, ma il gatto affettuoso non è adatto a tutti. Può, per esempio, rivelarsi molto fastidioso per chi lavora a casa: proviamo a scrivere al computer con una bella palla di pelo che si stende sulla tastiera o che ha deciso che è il momento di lavarci collo e orecchie! Così come non è adatto per restarsene a casa da solo per tutto il giorno aspettando che rientriamo dal lavoro. Non c’è da stupirsi se, un giorno, dovesse decidere di stabilirsi, anche solo temporaneamente, da un vicino in grado di assicurargli tutta la compagnia di cui ha bisogno.
Un gatto in condivisione può fare comodo, ma potrebbe non essere ciò che vogliamo. Quindi, se trascorriamo buona parte della giornata fuori casa, l’esemplare che fa per noi è indipendente e amante della caccia all’aria aperta; un gatto che sa tenersi occupato e, magari, non desidera stare a contatto con persone per troppo tempo perché, per esempio, le coccole le tollera ma non ne va pazzo. Si tratta di gatti che tornano a casa per mangiare, in particolar modo se i proprietari se ne occupano appena rientrano, e che di notte dormono volentieri con l'umano.
Ricordiamo che lasciar uscire Micio di notte non è mai una buona idea, soprattutto se è un cacciatore provetto, perché al buio tende a concentrarsi più sulla preda che sulla propria incolumità e potrebbe diventare a sua volta preda di un animale più grosso o magari finire sotto le ruote di un’auto. Avremo senz’altro compreso che la scelta di un gatto non deve essere mai dettata dalla piacevolezza del suo aspetto o dall’impulso, ma dall’attento studio di comportamento e carattere per assicurarsi che vada d’accordo con la famiglia e col nostro stile di vita.
CONSIGLIO FELINO
Il manto nero o bianco e nero è senz'altro meno apprezzato e ricercato di quello fulvo o tigrato e in alcuni Paesi è prassi comune eliminare in particolare gli esemplari neri non appena giungono nei rifugi. Se vogliamo fare una buona azione, adottiamo un gatto nero o bianco e nero. (Foto: Pinterest)
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