A volte si dice che siano crudeli, per il modo con cui giocano con la preda prima di ucciderla - come un topolino sfortunato - ma in tali occasioni non fanno altro che esercitare la loro abilità nella caccia. I gatti trascorrono molte ore del giorno limitandosi a osservare il mondo che li circonda (uno dei punti di osservazione preferiti è la finestra) e a sfruttare i loro sensi sviluppati per individuare la presenza di una potenziale "preda". All'esterno, amano starsene in agguato sotto cespugli e piante, o su un albero.
Poi, dato che dormono in media 16 ore al giorno, quando sono pronti a fare un sonnellino si ritirano in un posto sicuro dove, al riparo da possibili attacchi, si appisolano. Ma anche nel sonno i loro sensi restano vigili e, se scatta un allarme, il micio è pronto all'azione. Se amiamo i gatti, sapremo che il rapporto con loro non è mai basato sul suo "possesso" da parte nostra. L'individualismo felino non può essere messo in discussione. Dovremmo considerare il nostro gatto come un inquilino volontario della casa, che ha scelto di stare accanto a noi e chiede in cambio solo un po' di cibo e acqua.
Contrariamente al cane, un gatto non resta con noi per un ambiguo senso di lealtà. Ma se ci sforziamo di capire il nostro nuovo compagno a quattro zampe per quello che è, di comprenderne i bisogni e gli istinti naturali, verremo adeguatamente ricompensati dal modo in cui ci elargisce affetto e rispetto. È molto importante comunicare spesso con lui e imparare a capire il suo temperamento.
Ecco quello che il nostro micio ci direbbe se potesse parlare: diversamente dai cani, i gatti non hanno cambiato natura nel corso dei secoli di vita domestica. (Foto: Pinterest)
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