lunedì 2 maggio 2022

Perché e come lavare il gatto

In linea di massima Micio è perfettamente in grado di badare da solo alla sua igiene utilizzando la ruvida lingua, e a volte perfino i denti, ma può succedere che il gatto si sporchi con sostanze tossiche, velenose o particolarmente appiccicose che il suo organismo non è in grado di smaltire. In questo caso dovremo armarci di santa pazienza e fargli il bagno. Ci sono poi i gatti a pelo lungo che ogni tanto necessitano di un bagno con prodotti pensati apposta per districare quei nodi che a lungo andare possono diventare dolorosi oltre che antiestetici.

Poi ci sono i bagni di bellezza, le toelettature speciali riservate ai gatti che devono partecipare alle esposizioni. Pochi gatti comunque si piazzano sulla porta del bagno, con un asciugamano attorno al collo, battendo impazienti la coda in palpitante attesa. Tuttavia possiamo riuscire nell'impresa di rendere il bagno un momento spumeggiante anche per Micio. Una bella strofinata quando ci vuole ci vuole! Procedere in questo modo: chiudersi nel locale (bagno o cucina) con il nostro gatto, sicuramente il felino afferrerà la situazione praticamente al volo. Inizierà ad agitarsi, a dimenarsi, a mugolare e ad aprirsi una via di fuga a colpi di artiglio non appena gli si presenterà l'occasione di uno spiraglio aperto. Ciononostante, se capirà che la porta è ben chiusa e che non esistono nascondigli, molto probabilmente alzerà bandiera bianca. 

Mettiamo in preventivo di bagnarci e indossiamo il costume da bagno o un grembiule di plastica: prima o poi ci beccheremo addosso tutta la potenza di una bella scrollata. Se teniamo braccia e gambe scoperte, assicuriamoci che le unghie della belva siano spuntate per evitare graffi accidentali o intenzionali. Il lavello della cucina rappresenta una vasca perfetta per gattini o gatti di piccola taglia. Posizionare un asciugamano sul fondo, cosicché il gatto non scivoli, e tenere altri stracci a portata di mano altri. In caso di pulci niente paura: gran parte dei lavelli può essere disinfettata in tutta sicurezza con la candeggina. 

Inserire dell'ovatta nelle orecchie del gatto, per evitare che l'acqua entri nei canali auricolari. Mettere due gocce di shampoo in una caraffa capiente e riempirla di acqua calda. Versare l'acqua saponata sul manto del gatto prima di inumidirlo. Questo permetterà all'acqua di penetrare più velocemente attraverso la pelliccia. Spruzzare quindi lo shampoo con uno spruzzatore, per insaponare più uniformemente il manto. Una volta bagnato il gatto, lo si lava dalla testa alle zampe partendo dal capo. Risciacquare nello stesso ordine. Eseguire anche un secondo risciacquo, per eliminare completamente il sapone. 

Sostanze collose o catrame possono essere eliminate con dell'olio minerale, lavare poi la zona per rimuovere l'olio. A meno che il gatto non soffra di dermatiti, che richiedono l'uso di speciali shampoo medicati, utilizzare prodotti per bimbi o per animali. Evitare i balsami che usiamo noi, giacché lasciano unta la pelle del gatto. Avvolgere Micio in due asciugamani prima che si scrolli. Concludere con un terzo asciugamano asciutto. L'importante è sciacquarlo bene per evitare che ingerisca residui durante l'inevitabile leccata che seguirà il bagnetto. 

Se il gatto puzza e non possiamo lavarlo, spolverare una piccola quantità di bicarbonato di sodio sul manto e, con le dita, farlo penetrare nella pelliccia. Il bicarbonato è un profumo naturale, assorbe gli odori e non è nocivo per il gatto. Se Micio detesta il bagnetto tradizionale, optare per un lavaggio senz'acqua con uno shampoo secco apposito. Lasciar agire la polvere sul manto del gatto per alcuni minuti, in modo che assorba sebo e sporcizia, dopodiché eliminarla con una bella spazzolata. (Foto: Pinterest)

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