Rinotracheite virale felina
È sostenuta da un Herpesvirus e si trasmette solo da gatto a gatto attraverso le secrezioni dell'orecchio, del naso e della gola. Sono sempre presenti starnuti, tosse, febbre, abbattimento e inappetenza. Molto spesso si associano gravi congiuntiviti per poi degenerare in infiammazioni e ulcere della cornea che possono portare alla perdita della vista. La migliore arma resta la prevenzione vaccinale.
Calicivirosi felina
La trasmissione tra mici avviene attraverso saliva, feci e secrezioni nasali. Anche in questa virosi i sintomi iniziali sono abbattimento, febbre, starnuti, scolo nasale a cui seguono dolorose ulcere sulla lingua e sul palato che impediscono ai gatti di alimentarsi e stimolano un'eccessiva produzione di saliva. L'unica via per prevenire la malattia è la vaccinazione. Non contagia gli umani.
Panleucopenia felina
Altamente contagiosa tra gatti, ma non per l'uomo, la panleucopenia o parvovirosi felina è sostenuta da un virus che resiste a lungo nell'ambiente e che per questo può essere involontariamente trasportato anche da noi attraverso scarpe e vestiti. I sintomi sono inappetenza, forte abbattimento, vomito e diarrea profusa. Le forme acute non lasciano scampo, mentre quelle subacute sono meno devastanti e possono a volte risolversi con terapie di aiuto. Per questa malattia è fondamentale la profilassi vaccinale.
Leucemia virale felina (FeLV)
È considerata la malattia più letale nel gatto domestico. Il contagio tra consimili avviene attraverso la saliva, gli starnuti, le feci e l'urina. L'uomo non ne è contagiato. Le manifestazioni cliniche sono molto variabili e inizialmente difficili da definire. Il virus resta latente anche per tre anni per poi dare origine a tumori maligni. Per contrastare la leucemia virale felina l'unica arma a disposizione è la prevenzione vaccinale vivamente caldeggiata per quei gatti che vivono spesso all'aperto
Peritonite infettiva felina (FIP)
Il virus della peritonite infettiva felina contagia soprattutto gatti giovani o anziani con il sistema immunitario debole. Gli esordi della malattia si manifestano con febbre, dimagramento e grave disidratazione, a cui seguono sintomi differenti a seconda di come evolve la malattia: la cosiddetta "forma umida" è caratterizzata da versamenti nel torace e/o nell'addome con gravi difficoltà respiratorie e problemi oculari. La "forma secca" invece si manifesta in modo diverso secondo l'organo colpito (reni, fegato, occhi, linfonodi). È più lenta a evolvere della forma umida, ma altrettanto letale. Non esiste ancora un vaccino, anche se attualmente se ne sta sperimentando uno sotto forma di spray nasale la cui validità, però, è tuttora in corso di valutazione. Non è contagioso per l'uomo.
Immunodeficienza felina acquisita (FIV)
Anche se correlato con il virus Hiv umano va detto che il virus felino non infetta l'uomo e viceversa. La trasmissione tra mici avviene per morsi e ferite e, per questo, è molto più presente nei gatti maschi interi che lottano con i loro simili. La FIV in sé è un'infezione che inizialmente può dare leggeri disturbi transitori (congiuntiviti, diarrea, a volte aumento dei linfonodi) che passano spesso inosservati. Rimane latente anche per anni fino a che, per un abbassamento delle difese immunitarie, evolve in patologie gravi che coinvolgono vari organi: per questo febbre, abbattimento e dimagrimento si possono affiancare a polmoniti, stomatiti, danni oculari, problemi cutanei e tumori. Non esiste a tutt'oggi un vaccino. C'è da dire che, rispetto alla FeLV, il contagio avviene attraverso ferite penetranti, quindi è difficile che si possa infettare un micio che vive in casa. (Foto: Pinterest)
La mia micia Dolly anni fa ha avuto una cucciolata con due gattini positivi alla Fip 🤐 fortunatamente non hanno mai sviluppato la malattia e tutt'oggi stanno bene 👍 sono due soriani tigrati 😻 grazie per questi articoli sui nostri mici 😺
RispondiEliminaMa ciao 🐱 contenta che i tuoi mici stanno in buona salute 🐱 e grazie per i complimenti 😛👍
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