venerdì 21 ottobre 2022

Gli ossi: è giusto darli al gatto?

A questo proposito le opinioni divergono. Certamente, allo stato selvatico il gatto consuma tutta la preda a eccezione delle penne, del pelo e di piccoli pezzi di ossa. La maggior parte delle ossa viene mangiata e fornisce un'apprezzabile fonte di calcio. Queste ossa naturalmente sono piccole, non cotte e raramente creano dei problemi conficcandosi e penetrando nel tubo digerente. Se il gatto riceve una dieta commerciale bilanciata o un'integrazione di farina d'ossa assieme a una razione fatta in casa, riceve già un'adeguata quantità di calcio e quindi non ha proprio bisogno di mangiare delle ossa.

Non vi è dubbio, tuttavia, che a molti gatti piace masticare le ossa e l'esercizio che ne deriva è utile per i denti per evitare un accumulo di tartaro che può portare a malattie paradentali, specialmente se il gatto viene normalmente alimentato con una dieta 'umida'. In pratica, è raro che le ossa si scheggino e si conficchino all'interno. Le lische di pesce e le ossa cotte possono essere pericolose; a volte le ossa delle costole si incastrano sul palato tra i denti premolari oppure un dente canino può 'infilzare' una vertebra per cui l'animale fa fatica a liberarsi. 

Alcuni dietologi consigliano di dare al gatto delle ossa cotte con la parte muscolare, ad esempio pollo o coniglio; altri consigliano di cuocere separatamente le ossa (ad esempio nella pentola a pressione) e poi di tritarle prima di aggiungerle al cibo. È meglio comunque evitare le ossa di struttura irregolare ed è sempre consigliabile togliere dal pesce le spine piccole. In ogni caso, i vantaggi derivanti da un'alimentazione comprendente le ossa si possono avere anche in altri modi; la farina di ossa, per esempio, è una fonte di calcio e l'esercizio dei denti può essere ottenuto dando a Micio un biscotto duro o un pezzo di pelle da masticare oppure alimentandolo regolarmente con cibo secco. 

Quando gli si vuole dare delle ossa, è meglio che queste siano crude, abbastanza grandi (ad esempio un osso degli arti), di forma regolare o che non si frantumino facilmente, meglio quindi evitare le ossa tagliate e le ossa del pollo. Gli ossi di pollo crudo possono anche contenere batteri di salmonella, potenzialmente pericolosi per il gatto e per l'uomo. Altra evenienza molto rara è che un gatto ingoia un osso intero e resti soffocato. Tuttavia, i benefici derivanti dalla masticazione forzata superano abbondantemente l'eventualità di questi rischi. (Foto: Pinterest)

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