Molti soffrono moltissimo per l'abbandono o per la morte dei proprietari, altri faticano ad adattarsi a nuovi arrivati in casa proprio per il legame unico che instaurano con ognuno di noi. Per non parlare dei "fratelli felini". La rottura di un equilibrio causata dalla morte o dallo spostamento di uno dei gatti di casa è spesso causa di diverse patologie comportamentali se non di forme ansiose o depressive.
Per quanto riguarda i comportamenti di gruppo, per esempio, è utile sapere che il gatto caccia da solo e non ha bisogno di nessuno per aiutarlo. Solo i gattini devono apprendere come cacciare e la loro mamma li aiuta portando una preda indebolita nel nido. Per quanto concerne i giochi, invece, che ci riguardano più da vicino... pochi sono coordinati. Talvolta, più per caso che con intenzione, due gatti "giocano a calcio" e si tirano una pallina di gomma o entrano in concorrenza per qualche oggettino "rubato" in casa, oppure si rincorrono o simulano una lotta ma in generale lo schema è che un gatto gioca e l'altro osserva.
Ci sono tuttavia alcune forme di cooperazione. Una di esse è la nursery. Molte femmine che allattano si riuniscono e nutrono i loro gattini e quelli delle altre femmine senza selezione né rifiuto; i gattini si attaccano alle mammelle disponibili di una o dell'altra femmina, senza una precisa preferenza. Nella nursery si osservano le madri portare le prede ai loro gattini, cosa che fa parte dei comportamenti di cura abituali. Si possono osservare in una gatta femmina comportamenti da "ostetrica", per esempio aiutare la sorella a partorire, leccandole la vulva, leccando i gattini, liberandoli dalla placenta, pulendoli e tagliandogli il cordone ombelicale.
Un altro comportamento di gruppo piuttosto comune, nei gatti di strada, è una forma di bullismo: l'unione delle forze contro un gatto giudicato in qualche modo diverso o pericoloso. Poi ci sono le bande con tanto di "riunioni": i gatti dei dintorni si raccolgono ad alcuni metri gli uni dagli altri e si osservano per molte ore. Poi ci sono le amicizie! In questo caso si trovano due gatti molto spesso insieme, che dormono, giocano, camminano, mangiano e di tanto in tanto si sfregano l'uno contro l'altro o si leccano. In questi casi la relazione molto spesso è asimmetrica: uno dei gatti è iper attaccato e dipendente, l'altro è più autonomo. Se il gatto autonomo è assente, il gatto dipendente si stressa e può andare incontro a forme d'ansia.
Sicuramente i gatti domestici fanno amicizia più facilmente dei gatti selvatici, perché raramente si trovano ad affrontare situazioni di carenza di risorse che li mettono in competizione con altri. Inoltre i gatti domestici, in generale, tendono a essere più socievoli dei gatti selvatici, cercano il contatto più frequentemente e si fidano di più. Tuttavia, i gatti restano pur sempre animali imprevedibili, perciò se ne abbiamo già uno e stiamo meditando di prenderne un altro, prendiamoci del tempo e osserviamolo attentamente: i suoi comportamenti ci suggeriranno se è il caso di cercare un nuovo amico a quattro zampe. (Foto: Pinterest)
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