Sembra che sopporti tutto ma in realtà si adatta meno a cambiamenti anche minimi della routine quotidiana. Trascorre gran parte della giornata a sonnecchiare nel posto preferito, continua ad osservare l'andirivieni della vita famigliare, ma sempre con distacco. La vecchiaia può renderlo invisibile. Non lasciamo in un angolo la meravigliosa creatura che ci ha regalato tanta gioia e compagnia!
A questo punto della sua vita dovremo avere più attenzioni per il suo benessere psichico, oltre naturalmente che per la sua salute fisica.
Può accadere che Micio, verso i 13-14 anni, lasci la sua cesta solo per uno spuntino o per recarsi alla cassettina igienica e che preferisca guardare da lontano gli altri animali mentre si rincorrono o si gettano in una zuffa. Un uccellino o un insetto lo fanno ancora scattare, ma non s'impegna più come un tempo per afferrarli al volo. Il nostro vecchio cacciatore è stanco. È il momento di coinvolgerlo e stimolarlo per mantenere vive le sue capacità motorie e mentali, perché il rischio maggiore è che si chiuda in se stesso.
Invitarlo al gioco, chiamarlo per nome, preparargli un bocconcino prelibato, accarezzarlo, aiutarlo a salire sul nostro letto saranno attenzioni gradite e ne vedremo presto i risultati. In certi casi fa fatica ad arrampicarsi su un albero, si impaurisce per un rumore improvviso magari a lui famigliare, gira attorno alla casa, ma dopo pochi minuti lo vediamo rientrare in tutta fretta, oppure tarda a tornare e sembra disorientato, confuso. Chiamiamolo per nome, cerchiamo di non cambiare niente dell'arredamento della casa, del giardino o del terrazzo. Teniamolo d'occhio quando esce e avvertiamo i vicini. (Foto: Pinterest)
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