I problemi a carico delle basse vie urinarie spesso impediscono il corretto svuotamento della vescica oppure possono causare un blocco irreversibile dell'uretra. La loro insorgenza dipende da diversi fattori. I più frequenti sono la cristalluria (riscontro di cristalli nel sedimento urinario) e le cistiti emorragiche, con formazione di 'tappi' che vanno a ingombrare l'uretra. Nel gatto maschio questo può provocare ostruzione acuta. Ciò si spiega con la conformazione dei genitali esterni di Micio. Il pene, fatto a cono, comporta un restringimento del tratto finale dell'uretra, nel quale la progressiva deposizione di cristalli - sangue raggrumato o muco purulento - può creare i 'tappi'.
L'uretra femminile, non compressa dal pene, è più larga ed elastica, per cui la sua ostruzione è praticamente impossibile, a meno di concomitante presenza di masse che la restringano. L'importante è controllare il comportamento del gatto e intervenire tempestivamente. In genere, ci si accorge del problema vedendo Micio che va spesso nella lettiera senza riuscire a urinare o emette solo piccoli schizzi frequenti accompagnati da lamenti. Questa è un'urgenza vera e propria: la ritenzione vescicale è molto dolorosa e può provocare un'insufficienza renale acuta che, unitamente al pericolo di rottura della vescica, mette a rischio la vita. Stabilita una terapia per il controllo dello spasmo e del dolore, il veterinario procede (con o senza sedazione) alla cosiddetta manovra di repulsione del materiale occludente. Cerca cioè di respingere il tappo in vescica, per sbloccare il flusso.
Per farlo si usano cateteri o sondini tramite i quali si iniettano a pressione varie soluzioni tiepide. Tale manovra, non semplicissima, per lo più riesce, ma spesso non è definitiva. Nei casi in cui si abbiano frequenti recidive, il chirurgo può ricorrere a un intervento operatorio (denominato uretrostomia perineale). In sintesi, verrà creata un'apertura permanente dell'uretra (fistola uretrale) in un punto differente rispetto a quello fisiologico, attraverso la quale l'urina (pur contaminata da coaguli o cristalli) potrà fuoriuscire. Fondamentale, in questo caso, il post-operatorio: è assolutamente indispensabile far portare al gatto il collare elisabettiano (per un paio di settimane) per scongiurare un eccessivo lambimento e un’infiammazione della zona. (Foto: Pinterest)
Grazie Niki per averci fatto sapere di questo problema che non conoscevo proprio!
RispondiEliminaAhimè ho già sentito più volte di gatti con questo problema e che mangiano cibo speciale per tenere sotto controllo la situazione. Se non vado errata Niki, le tue vicine hanno avuto questo problema con un loro micio, nella forma più "pesante" e con operazione inclusa.
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